Il Report

Auto e funzionalità abilitate dai software, mercato globale da 650 miliardi di dollari entro il 2030

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Nei prossimi anni dovremmo “aggiornare” le nostre auto, personalizzando le funzionalità aggiuntive all’esperienza di guida. Nasce un nuovo mercato che per i fornitori di software ed elettronica automobilistica passerà da 236 miliardi di dollari a 411 miliardi di dollari. Lo studio.

Software-Defined Vehicles, cambia l’auto e nasce un nuovo mercato

La transizione energetica del mondo dell’auto non è l’unica trasformazione in corso, c’è anche quella tecnologica da prendere in considerazione, che sta integrando nella vettura sempre nuovi sistemi complessi basati sui software, che cambieranno per sempre la nostra esperienza del muoversi in automobile.

Entro i prossimi anni la componente software delle nostre automobili crescerà sempre di più e secondo il Report “Rewriting the Rules of Software-Defined Vehicles” ci sarà un incremento del valore di mercato e dei ricavi dell’intera industria manifatturiera dell’automotive e di tutta la filiera (comprese le aziende che realizzano parti o componenti dietro commessa).

Secondo lo studio realizzato da Bcg e Wef, infatti, le auto con funzionalità abilitate attraverso i software daranno vita ad un mercato mondiale di circa 650 miliardi di dollari di valore entro il 2030, che è pari al 15-20% del totale dell’industria dell’auto.

Come spiegato nel comunicato: “I ricavi degli OEM derivanti dal comparto software ed elettronica automobilistica cresceranno infatti di quasi tre volte da oggi e il 2030, passando dagli attuali 87 miliardi di dollari a 248 miliardi di dollari. Anche i fornitori di software ed elettronica automobilistica vedranno raddoppiare il proprio mercato, che passerà da 236 miliardi di dollari a 411 miliardi di dollari”.

Automobili da aggiornare

I ricavi da software nei prossimi anni dipenderanno dal grado di esperienza digitale nella guida rispetto a quella meccanica. Nei prossimi anni sarà infatti possibile aggiornare il veicolo oppure acquistare dei pacchetti per avere prestazioni più performanti attraverso degli abbonamenti, migliorando l’esperienza e senza dovere intervenire sull’hardware. Non solo un modo per fare durare più a lungo i modelli, ma anche per dare al cliente la sensazione di avere un’auto sempre nuova, cambiando completamente il paradigma del comparto”, ha spiegato in una nota Giuseppe Collino, Managing Director e Partner di BCG.

Nei mesi passati il Gruppo Renault ha firmato importanti accordi con diversi partner globali, tra cui Google, Valeo e Qualcomm. La stessa Qualcomm ha firmato nuovi accordi con AWS per la fornitura di microchip per questo settore in rapida crescita, come testimoniano le nuove uscite della coreana Telechips, o l’accordo tra Samsung Exynos e la software house Wind River.

Secondo Brian Carlson, Global Marketing Director Automotive Processing di NXP Semiconductors: “La tendenza alla softwerizzazione dei veicoli è ormai consolidata e già tra il 2026 ed il 2027 sarà considerata dominante nell’industria automotive”.

Grazie alle soluzioni software defined vehicle sarà possibile introdurre nel veicolo sempre nuove funzionalità, ma senza apportare alcuna modifica all’hardware, con un significativo contenimento dei costi e una maggiore personalizzazione del prodotto finale.

Passaggi ulteriori per favorire la transizione “software based”

La sempre maggiore complessità tecnologica e le dinamiche all’interno dell’ecosistema rendono ora essenziali la creazione di partnership e la collaborazione cross-industry per portare su scala il cambiamento, migliorare la sicurezza delle auto e soddisfare le esigenze dei clienti.

Per raggiungere questi risultati, però, serviranno ulteriori investimenti, perché l’auto del futuro dovrà poter contare su una generale maggiore capacità computazionale, su alti livelli di connettività e su una rete di partner specializzati e in grado di offrire competenze adeguate.