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Attacco informatico all’univ. Tor Vergata, coinvolte anche le ricerche sul Covid-19

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Il rettore Orazio Schillaci a Repubblica: "Non sappiano ancora cosa abbiano sottratto, ma siamo riusciti subito ad avviare contromisure".

Un attacco informatico ha coinvolto l‘Università di Roma Tor Vergata. L’ateneo, come spiega La Repubblica, è stato colpito venerdì scorso da un attacco hacker nei confronti della propria rete IT.

I criminal hacker, spiega il quotidiano, si sono introdotti nella rete attraverso un server e hanno iniziato a rendere inutilizzabili importanti documenti, come quelli sulle ricerche e le terapie per contrastare il Covid-19.

L’attacco a tutto il sistema ha colpito i file presenti nei dischi rigidi, mettendo a rischio tutte le analisi sul Coronavirus, si legge nell’articolo, e sarebbero stati cifrati tutti i documenti di studenti e professori che usufruivano del sistema cloud, compresi i dati sensibili.

Compromessi oltre 100 computer del personale. Da quanto si apprende, si era bloccata anche la didattica a distanza che ha permesso di far sostenere 71mila esami.

Per ora non è stato chiesto alcun riscatto – ha spiegato a Repubblica il rettore Orazio Schillaci e non sappiano ancora cosa abbiano sottratto, ma siamo riusciti subito ad avviare contromisure circoscrivendo il danno e attivando il ripristino dal backup, così da non perdere dati, ricerche e assicurare il proseguimento della didattica“.

La corsa al vaccino sul Coronavirus: la partita cyber

In Italia non è la prima volta che criminali informatici attaccano una struttura sanitaria specializzato nella lotta al coronavirus. Un caso analogo si era avuto con l’attacco informatico l’Ospedale Spallanzani di Roma a fine marzo. Ma per fortuna i criminal hacker non hanno avuto successo.

Nel mondo invece secondo Stati Uniti, Regno Unito e Canada, dall’inizio della pandemia, ci sono stati numerosi tentativi di cyber spionaggio industriale tesi a rubare studi, ricerche e test dei vari vaccini sperimentati sin qui, tutti coordinati da Mosca e Pechino. Gli Usa non hanno dubbi e puntano il dito sulla Cina, accusandola di aver rubato una ricerca americana.

A prova dell’elevato rischio che sta correndo il Paese, lo scorso luglio il leader repubblicano alla Camera, Kevin McCarthy, ha presentato un disegno di legge per fermare e sanzionare i cyber criminali stranieri che tentano di sottrarre informazioni riservate in questo settore.