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Attacchi informatici in Italia: 1.838 in 3 mesi, più 42%

Nei primi tre mesi del 2022 si sono registrati 1.838 attacchi hacker in Italia: il 42% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La finalità? Dietro l’86% degli attacchi c’è il cybercrime come, per esempio, il furto di identità o delle password personali o aziendali. A confermare i dati allarmanti il rapporto Clusit sulla Sicurezza Informatica 2022.

Attacchi hacker in Italia, chi è stato colpito

Il principale obiettivo, secondo i ricercatori di Clusit (l’associazione italiana per la sicurezza informatica), degli attacchi informatici è il governo. L’ultimo proprio qualche giorno fa: un attacco hacker Ddos ( Distributed Denial of Service, interruzione distribuita del servizio), rivendicato dal collettivo criminale russo Killnet, ha reso inaccessibili i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali e di alcuni aeroporti italiani. Ma non è una novità. Anche nel 2021 sono finite nel mirino degli hacker le infrastrutture governative e militari, che hanno subìto il 15% di attacchi totali, il 36,4% in più rispetto al 2020. E paradosso dei paradossi, un forte colpo basso alla cyber security in Italia l’hanno avuto anche le aziende informatiche: nel 14% dei casi sono state loro le vittime di attacchi hacker in Italia (+3,3% rispetto all’anno precedente). Tra i bersagli ci sono anche: la sanità, che rappresenta il 13% del totale degli obiettivi colpiti (24,8% rispetto al 2020) e l’istruzione, che mantiene stabile la percentuale di casi, pari al 9% del totale. Gli obiettivi multipli colpiti sono, invece, il 13% del totale, in calo dell’8% rispetto all’anno precedente. Nell’infografica in apertura abbiamo riportato il numero degli attacchi hacker in Italia nel 2021 e, come si può vedere, ogni mese sono stati centinaia. Il picco è stato raggiunto ad aprile con 213 attacchi hacker.

Tipologia di attacchi informatici, cybercrime al primo posto

Ma di che tipo di attacchi informatici stiamo parlando? In termini assoluti è il cybercrime la categoria che ha fatto registrare il più alto numero di attacchi informatici: 1.763, cioè il 16,1% in più rispetto al 2020. In aumento anche gli attacchi riferibili a “Information Warfare” (+11,4%), ovvero l’attacco sferrato per un’attività bellica. Sono in calo, invece, gli attacchi di “Cyber Espionage”, spionaggio informatico  (-17,8%) e attivismo (-58.3%).

Adescamento online e cyberbullismo, i minori vittime della tecnologia

Tra i trend i cybercrime più noti e (purtroppo) più diffusi ci sono l’adescamento online e il cyberbullismo. In ambo i casi le vittime sono i minori. Nel 2021 sono stati denunciati 533 casi di adescamento online, il 33% in più rispetto al 2020. Nella maggior parte (306 casi) ai danni di bambini tra i 10 e i 13 anni. I casi di cyberbullismo sono stati, invece, 464 (+13%). Tra i crimini denunciati dalle giovani vittime l’uso di immagini sessuali e la relativa circolazione in chat come “arma di ricatto” ( il cosiddetto revenge porn, la vendetta pornografica), le campagne diffamatorie contro i coetanei “colpevoli” di essere “diversi”.

Crescono gli attacchi hacker in Europa

L’Italia non è stata la sola ad avere una cyber security vacillante. Sono infatti cresciuti del 21% gli assalti informatici in tutta Europa nel corso del 2021. In Asia la crescita è stata del 12%. Restano invariate le situazioni di Oceania (+2%) e Africa (1%) mentre si conferma l’America il continente con il maggior numero di casi (45% in più nel 2021 ma negli anni precedenti la crescita fu anche superiore).

Gli hacker usano i malware per colpire i bersagli

E c’è una tecnica molto particolare che gli hacker usano per hackerare i device: il malware, cioè un software dannoso che infetta computer e dispositivi mobili. Basta solo un clic per installarlo, senza averne consapevolezza, e gli hacker si impossessano di informazioni personali, foto, denaro, password. È molto diffuso anche il phishing, ovvero i malintenzionati truffano la vittima con proposte allettanti (ad esempio promozioni) fingendosi enti di rilievo per convincerla a fornire i dati di cui hanno bisogno e mandare a segno il colpo.

I dati si riferiscono al: 2022

Fonte: Clusit

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