il rapporto

Attacchi DDoS, settore gaming sotto scacco

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"Il numero di attacchi alle applicazioni web è cresciuto del 28% e quello degli attacchi DDoS del 40% rispetto al trimestre precedente" rivela un recente rapporto sulla cybersicurezza

Il fenomeno degli attacchi DDoS è in continua crescita. Oltre la metà (54%) ha colpito aziende del settore gaming, mentre il 23% era indirizzato a aziende del settore software e tecnologia.

Questo quanto riporta il Security Report dell’ultimo trimestre del 2015 condotto da Akamai.

“La minaccia rappresentata dagli attacchi DDoS e alle applicazioni web è sempre attuale. Il numero di attacchi indirizzati ai clienti Akamai continua a crescere trimestre dopo trimestre. Nell’ultimo periodo il numero di attacchi alle applicazioni web è cresciuto del 28% e quello degli attacchi DDoS del 40% rispetto al trimestre precedente, dice Stuart Scholly, responsabile della Security Business Unit di Akamai. “Gli attori malevoli non si stanno riposando ma anzi continuano a colpire gli stessi obiettivi più e più volte alla ricerca del momento in cui le difese sono abbassate”.

Nel corso del trimestre in esame, gli attacchi DDoS ripetuti sono stati la norma, con una media di 24 attacchi per ognuno dei clienti presi di mira. Tre aziende sono stato colpite da oltre 100 attacchi e un cliente addirittura da 188 attacchi, più di due al giorno di media.

Attività degli attacchi DDoS in breve

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Nel quarto trimestre Akamai ha contrastato oltre 3.600 attacchi DDoS, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La maggior parte di questi attacchi era creata da botnet a noleggio, basate su siti stresser/booter. Questi attacchi DDoS “in affitto” si basano su tecniche di riflessione per alimentare il traffico ma non sono in grado di generare attacchi massivi.  Di conseguenza Akamai ha osservato meno mega attacchi rispetto all’anno precedente. Inoltre i siti stresser/booter presentano tipicamente limiti temporali al loro uso il che ha contribuito a una diminuzione della durata media degli attacchi a meno di 15 ore.

L’attacco più imponente del trimestre in esame ha fatto registrare 209 Gigabit per secondo e 202 milioni di pacchetti per secondo. Questo attacco è stato indirizzato a un cliente del settore software e tecnologia utilizzando una singolare combinazione di attacchi SYN, UDP e NTP originati dalle botnet XOR e BillGates. L’attacco faceva parte di una imponente campagna in cui la vittima è stata colpita 19 volte nel giro di otto giorni, con un seguito di attacco continuato anche durante il mese di gennaio.

DDOS IN CIFRE

Rispetto al Q4 2014

  • attacchi DDoS totali: +148,85%
  • attacchi al livello infrastruttura (layer 3 e 4): + 168,82%
  • durata media degli attacchi: -49,03% (da 29,33 a 14,95 ore)
  • attacchi da oltre 100 Gbps: – 44,44% (da 9 a 5)

Rispetto al Q3 2015

  • attacchi DDoS totali: +39,89%
  • attacchi al livello infrastruttura (layer 3 e 4): + 42,38%
  • durata media degli attacchi: -20,74% (da 18,86 a 14,95 ore)
  • attacchi da oltre 100 Gbps: – 37,5% (da 8 a 5)

Attacchi alle applicazioni Web

Mentre gli attacchi alle applicazioni web sono aumentati del 28% nel corso del trimestre, il rapporto tra attacchi veicolati via HTTP e via HTTPS è rimasto relativamente costante per due trimestri: 89% via HTTP nel Q4 e 88% nel Q3.

Il 59% degli attacchi a applicazioni web nel trimestre era indirizzato a retailer, contro il 55% del trimestre precedente. Al secondo e terzo posto si trovano media & intrattenimento e hotel & turismo, ciascuno col 10% degli attacchi. Nel Q3 al secondo posto si trovava invece il settore dei servizi finanziari, col 15% degli attacchi, sceso al 7% nell’ultimo trimestre.

Proseguendo una tendenza già manifestata nel trimestre precedente, gli Stati Uniti sono stati sia l’origine principale di attacchi ad applicazioni web (56%) sia il target più colpito (77%).  Al secondo posto sia come origine (6%) sia come obiettivo (7%), il Brasile: ciò sembra essere collegato al fatto che un grande fornitore di Infrastructure as a Service (IaaS) ha aperto nuovi data center in quel Paese.  Dal momento dell’apertura di questi data center, infatti, Akamai ha osservato un importante aumento del traffico malevolo proveniente dal Brasile e in particolare dai citati data center. Molti degli attacchi erano rivolti a clienti brasiliani del settore retail.

Gli attacchi ad applicazioni web in cifre

Rispetto al Q3 2015

  • attacchi totali ad applicazioni web: + 28,10%
  • attacchi ad applicazioni web via http: +28,65%
  • attacchi totali ad applicazioni web via HTTPS: +24,05%
  • attacchi SQL: +12,19%