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Attacchi cyber, Frattasi: “Solo 300 andati a buon fine”. Mantovano: “In Italia in un anno DDoS più del 625%”. TLC tra le più colpite

BRUNO FRATTASI DIRETTORE ACN ALFREDO MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO LORENZO GUERINI COPASIR

Il settore delle Telecomunicazioni è stato tra i principali bersagli di minacce e attacchi cibernetici nel 2023. A seguire i trasporti e i servizi finanziari. È quanto emerge dalla Relazione annuale redatta dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) relativa alle attività svolte l’anno scorso e presentata al Parlamento questa mattina nella sala stampa di Palazzo Chigi dal direttore generale dell’Agenzia cyber nazionale Bruno Frattasi. Hanno anche partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini, il Direttore generale dell’ACN, e Marco Camisani Calzolari.

“Rispetto al 2022, nel 2023”, ha detto Mantovano, “i cyber attacchi DDoS sono aumentati del 625%, come per larga parte delle Nazioni occidentali, e più dell’80% scaturiti dall’attuale contesto geopolitico, in particolare dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente“.

Più nel dettaglio, sono stati 1.411 gli “eventi” e gli “incidenti cibernetici” registrati dall’ACN l’anno scorso. Ma c’è da precisare subito, per non creare allarmismo, che non tutti questi attacchi informatici sono andati a segno nei confronti del nostro Paese. “Sono solo 300 gli incidenti gravi, andati a buon fine”, ha spiegato ai microfoni di Key4biz Bruno Frattasi. Per incidente si intende, infatti, un evento cyber con impatto impattante su confidenzialità, integrità o disponibilità delle informazioni confermato dalla vittima. Inoltre Frattasi ha annunciato che “con il ministro dell’Interno stiamo già prestando particolare attenzione ai sistemi digitali utilizzati nelle prossime elezioni europee”.

La videointervista: Attacchi cyber, Frattasi (ACN): “Nel 2023 solo 300 andati a buon fine”

Mantovano risponde alla nostra domanda su come contrastare la cybercriminalità: Con il Ddl Cyber avremo strumenti adeguati”

Durante la conferenza stampa, abbiamo chiesto al Sottosegretario Mantovano come si sta contrastando la cybercriminalità? Citando le parole di Nicola Gratteri, capo della Procura di Napoli: La camorra è molto forte sul dark web”.
“Lo stiamo facendo”, ci ha risposto, “adeguando le varie fattispecie di reato con il disegno di legge sulla cybersicurezza in esame ora in Parlamento. Questo disegno di legge, su cui registro una significativa convergenza delle opposizioni”, ha aggiunto, “serve ad avere degli strumenti più adeguati e non andare a tentoni sulla base della buona volontà“. “C’è un’interlocuzione tra governo e Parlamento adesso che fa auspicare un’approvazione rapida che non significa superficiale del Ddl. Il governo è disponibile ad accogliere emendamenti della maggioranza e delle opposizione”, ha spiegato il Sottosegretario.“Su questo”, ha concluso la sua risposta Mantovano, “il governo sta intensificando attraverso l’Agenzia risorse e interlocuzione con le varie pubbliche amministrazioni. L’altro piano è quello di non accontentarsi degli strumenti a disposizione ma di renderli più affinati e efficaci”.

La Relazione cyber presentata al Parlamento

La relazione, di 121 pagine, è organizzata in sette sezioni che illustrano il modo in cui l’Agenzia ha operato per il rafforzamento della resilienza cyber del Paese attraverso la protezione degli asset critici nazionali con un approccio sistemico orientato alla prevenzione, gestione e mitigazione del rischio. Tutto questo, anche mediante il man­tenimento di un quadro normativo aggiornato e coerente, e con misure, strumenti e controlli che possano contribuire a favorire una transizione digitale sicura. 

Il primo capitolo, sulla Prevenzione e gestione di eventi e incidenti cyber, raccoglie tutti i numeri del Computer Security Response Team Italia dell’Agenzia: analizza gli eventi cibernetici più rilevanti e mette a fuoco le attività connesse alle tensioni geopolitiche in corso. Questo capitolo presenta un focus sugli interventi di rispristino realizzati dal Csirt a supporto delle vittime degli incidenti di strutture pubbliche e dei soggetti nazionali colpiti da questa peculiare forma di interferenza hacker, con numerosi interventi, 1411 casi trattati, 303 incidenti confermati e oltre 20mila segnalazioni. Una parte è dedicata al tema delle esercitazioni congiunte già realizzate fino alla pianificazione di Cyber Europe 2024 e che coinvolge tutti gli stati membri dell’Unione

Il secondo capitolo è dedicato alla Resilienza delle infrastrutture digitali e alla sicurezza tecnologica con un’analisi dello stato del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica  (PSNC) e un focus sull’attuazione della Direttiva NIS 2, fino ai temi della certificazione nel mondo digitale e dello Scrutinio tecnologico per il PSNC con le attività ispettive e di verifica connesse. In questa sezione sono descritti i contributi dell’Agenzia a temi di rilievo quali l’esercizio del Golden Power, la Crittografia e la transizione al Cloud.

Il terzo capitolo riguarda gli Investimenti PNRR per la cybersicurezza: dal potenziamento della resilienza cyber della Pubblica Amministrazione agli avvisi di finanziamento finalizzati. Il focus è dedicato ai Servizi cyber nazionali e alla costruzione di una rete di CSIRT regionali fino allo stato di avanzamento di HyperSoc, dell’infrastruttura di High Performance Computing, e all’uso di strumenti di IA. Anche i laboratori di scrutinio e certificazione tecnologica sono oggetto della relazione: 134 procedimenti CVCN conclusi hanno visto i tecnici dell’Agenzia impegnati nel loro esame.

Nella relazione viene descritto in dettaglio l’Investimento 1.5 “Cybersecurity”, del PNRR, a titolarità DTD e di cui l’Agenzia è Soggetto attuatore, con una dotazione di 623 milio­ni di euro al fine di migliorare le difese del Paese ponendo la cybersicurezza e la resilienza a fondamento della trasformazione digitale sia della PA, che del settore privato.

Il quarto capitolo, sulla Cooperazione Internazionale, ricostruisce le attività svolte in ambito europeo e internazionale curate dal Servizio Strategie e cooperazione dell’ACN. Sono descritti i numerosi incontri con soggetti omologhi e le attività svolte in costante raccordo con il Mini­stero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Tra gli elementi qualificanti delle attività bilaterali e multilaterali uno riguarda la condivisione con la CISA, l’Agenzia cyber degli Stati Uniti, delle valutazioni sul nesso fra Intelligenza Artificiale e cybersicurezza, in linea con l’indirizzo politico del Presidente del Consiglio dei ministri, che ha consentito l’ade­sione dell’ACN al documento sulle “Linee guida per uno sviluppo sicuro dell’Intelligenza Artificiale”, adottato da agenzie di 18 Paesi. Un tema che sarà trattato nell’ambito del tavolo Gruppo di Lavoro G7 sulla Cybersicurezza del 16 maggio prossimo.

Il quinto capitolo, dedicato a Ricerca e innovazione, formazione, consapevolezza, presenta i vari programmi industriali, di investimento e di innovazione realizzati, insieme ai Programmi di sostegno alla ricerca e alle imprese in coerenza con l’Agenda per l’Innovazione e la ricerca. Tra le iniziative si segnala in particolare il Cyber Innovation Network, indispensabile produrre innovazione sicura attraverso il supporto alle start up innovative.

Il sesto capitolo descrive lo stato di attuazione della Strategia Nazionale di cybersicurezza 2022-2026 che evidenza come l’Agenzia abbia svolto nel 2023 un ruolo centrale di indirizzo, coordinamento e monitoraggio nell’attuazione del Piano in raccordo con gli altri soggetti coinvolti con un particolare riferimento all’antici­pazione dell’evo­luzione della mi­naccia cyber, alla gestione di pos­sibili scenari di crisi cibernetiche, al conseguimento dell’autonomia strategica nella dimensione cibernetica e al contrasto della disinformazione online.

Infine, vengono illustrate le attività di formazione, consapevolezza, sviluppo della forza lavoro e capacità nazionali e il potenziamento della capacità dell’Agenzia La nota finale del rapporto riguarda il potenziamento delle risorse umane e strumentali dell’Agenzia, che ha visto raddoppiare la propria consistenza organica.

Per approfondire

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