Rimborsi Atac: arrivano indennizzi per i ritardi e bonus per gli abbonati. Ecco come ottenerli
Buone notizie in arrivo per chi utilizza quotidianamente i mezzi pubblici a Roma. Dopo mesi di indagini, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha accettato gli impegni presi da Atac, chiudendo il procedimento avviato lo scorso febbraio.
L’azienda era finita nel mirino dell’Autorità per non aver garantito, tra il 2021 e il 2023, gli standard di qualità promessi e per non aver rimborsato i cittadini a fronte di cancellazioni e ritardi frequenti. Ora, per chiudere la questione, Atac metterà in campo una serie di misure concrete per risarcire i viaggiatori: si parla di voucher per gli abbonati e di un sistema innovativo che pagherà l’utente se il mezzo tarda ad arrivare.
Su questo è intervenuto sul Corriere della Sera il direttore generale di Atac, Paolo Aielli, che ha detto: “Atac, a fronte di un disservizio valutato per il futuro in un tempo di attesa superiore ai 15 minuti, riconosce parte del biglietto come riduzione del costo dell’abbonamento del periodo successivo”.
Un sistema di rimborso automatizzato
L’app dovrebbe arrivare entro gennaio 2026, si legge nell’intervista.
“L’app è il cuore, perché è la prima volta che un’azienda di trasporto pubblico locale prevede una compensazione economica a fronte di un eventuale disservizio”, ha affermato il direttore, aggiungendo che il sistema si basa “sui principi di geolocalizzazione e di riconoscimento dell’utente, che segnala la presenza alla fermata e il tempo di attesa superiore ai 15 minuti: a quel punto noi, che abbiamo il controllo delle posizioni delle vetture, siamo in grado di capire se effettivamente quella vettura rispetto al percorso è in ritardo, e procediamo anche nel caso rimborsando una parte del biglietto”.
Un’idea molto simile all’applicazione Unica già annunciata dall’azienda a luglio 2025, che prevedeva rimborsi agli abbonati in caso di ritardi superiori ai 20 minuti, il tutto in maniera sempre automatica, in cui l’utente non deve fare nulla per richiedere il credito da rimborso, che va a finire una specie di borsellino elettronico collegato all’abbonamento.
Vediamo nel dettaglio a chi spettano i soldi, secondo quanto stabilito dall’Autorità e come funzionerà il meccanismo.
Il bonus per chi ha l’abbonamento annuale Atac
La prima misura riguarda il “passato”. Atac ha stanziato un fondo di oltre 3 milioni di euro destinato ai fedelissimi, ovvero a chi possiede un abbonamento annuale Metrebus.
Il meccanismo di indennizzo è automatico e cumulabile:
- 5 euro di rimborso base: Spettano a tutti i consumatori che possiedono un abbonamento annuale valido per almeno un giorno nel corso del 2024.
- 5 euro extra: Il rimborso raddoppia (arrivando quindi a 10 euro totali) se l’utente ha avuto un abbonamento attivo anche in una delle annualità precedenti (2021, 2022 o 2023).
Si tratta di una misura pensata per “scusarsi” dei disagi subiti negli anni scorsi, quando il servizio di superficie e la metropolitana hanno registrato carenze significative.
La novità Atac: rimborsi automatici se il bus è in ritardo
La vera rivoluzione, unica nel panorama del Trasporto Pubblico Locale italiano, riguarda il futuro. Atac si è impegnata a lanciare una nuova funzione all’interno della sua app ufficiale per indennizzare i passeggeri in tempo reale.
Come funziona il rimborso per ritardo? Se il mezzo che state aspettando (bus, tram o metro) accumula un ritardo superiore ai 15 minuti, avrete diritto a un indennizzo.
- Quanto spetta: Il rimborso sarà di 0,50 euro per ogni ritardo.
- Come viene pagato: La somma non verrà erogata in contanti, ma accreditata su un borsellino elettronico dentro l’app Atac.
- Come usarlo: Il credito accumulato potrà essere speso per acquistare altri biglietti o abbonamenti, sia per se stessi che da regalare a terze parti.
Più sicurezza e personale in stazione
Gli impegni di Atac non si limitano solo ai rimborsi economici. Per rispondere alle critiche sulla sicurezza e sull’assistenza, l’azienda investirà 2,6 milioni di euro l’anno per potenziare il personale.
L’obiettivo è assumere nuovi operatori e formare quelli già presenti per destinarli ai presidi delle stazioni della metropolitana. Questi “agenti di stazione” avranno il compito di assistere i passeggeri e garantire maggiore sicurezza.
Infine, verrà migliorata l’informazione all’utenza. Sul sito ufficiale saranno resi più visibili servizi essenziali come il calcolo del percorso e, soprattutto, la prenotazione di servizi per le persone a mobilità ridotta, garantendo che ascensori e montascale siano accessibili e funzionanti.
Cosa cambia per i consumatori
Con questa decisione, l’Antitrust ha voluto tutelare i diritti dei passeggeri romani, riconoscendo che chi paga per un servizio pubblico ha diritto a standard di qualità certi. Atac dovrà inoltre adottare un programma di controllo interno (compliance) per evitare che in futuro si ripetano condotte che danneggiano i consumatori.
Ora la palla passa agli utenti: il consiglio è di tenere monitorata l’app ufficiale per l’attivazione delle nuove procedure di rimborso.


