Asstel, no a norme su Tlc nel decreto Concorrenza

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In relazione alle indiscrezioni di stampa sull’inclusione nel ddl concorrenza di misure specifiche per i servizi di telefonia, dobbiamo esprimere la nostra più profonda  preoccupazione verso interventi normativi estemporanei su un settore quale quello delle telecomunicazioni, già fortemente regolamentato a livello europeo e nazionale e caratterizzato dal più alto livello di competitività nell’economia nazionale”.  E’ la posizione di Cesare Avenia Presidente di Assotelecomunicazioni-Asstel, l’associazione della filiera delle  imprese di Tlc, in merito alle notizie riportate da vari organi di stampa su misure inserite nel ddl concorrenza in materia di cambio di operatori di Tlc.

Le misure ipotizzate, che fra altro introducono vincoli sulla durata delle offerte promozionali e impongono agli operatori  di internalizzare i costi connessi al recesso contrattuale da parte dei consumatori – continua Avenia –  sono frutto di un intervento su una materia, la tutela dei diritti dei consumatori, già ampiamente disciplinata dalle direttive europee recepite nel nostro ordinamento nazionale. In realtà si interviene con pesanti modifiche strutturali su tutto il settore delle comunicazioni elettroniche, andando a incidere sulla libertà di iniziativa economica dell’operatore e sulla sua capacità di continuare a proporre offerte concorrenziali, ma anche sulla libertà negoziale del cliente.  Ne risulta un forte rischio di ingessare la dinamica competitiva del settore e penalizzare proprio le formule commerciali più innovative e vantaggiose per i consumatori: formule  che hanno prodotto i maggiori benefici in questi anni, come dimostra il massiccio ricorso alla portabilità del numero e la riduzione vertiginosa, unica in Italia fra i servizi di pubblica utilità, subita in questi anni dai prezzi dei servizi di telefonia fissi e, in particolare da quelli del mobile che hanno registrato un calo dell’ordine del 50% nel triennio 2011-2013”.

Chiediamo quindi un ripensamento da parte del Governo nel senso di escludere la materia riguardante i servizi di Tlc dal ddl Concorrenza – conclude il presidente di Asstel – tanto più considerando che il tema è già all’attenzione dell’Agcom, che ha posto in consultazione pubblica un suo provvedimento proprio sulla tutela dei diritti dei consumatori”.