Formazione

AssetProtection. Business Continuity e Crisis Management entrano in aula

di Alberto Buzzoli, Socio ANSSAIF – Associazione Nazionale Specialisti Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria |

Parte il 22 gennaio l’Executive Programme su Business Continuity & Crisis Management organizzato dalla Luiss Business School in collaborazione con ANSSAIF

La rubrica AssetProtection, ovvero Riflessioni su sicurezza e terrorismo, a cura di Anthony Cecil Wright, presidente Anssaif (Associazione Nazionale Specialisti Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria). Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Abbiamo identificato, e ribadito sovente in questa rubrica, il ruolo centrale che svolge la Business Continuity nell’ambito della Sicurezza, permettendo alle organizzazioni di agire e reagire secondo obiettivi ed azioni predeterminate anche in situazioni straordinarie estremamente difficili, durante le quali il panico potrebbe facilmente prendere il predominio sul buon senso, mettendo anche a repentaglio (nei casi più gravi) la vita delle persone.

Abbiamo anche parlato molto spesso della necessità di un’interazione costante tra gli ambienti del Pubblico, delle aziende private, del mondo accademico e del no profit con lo scopo di generare, sempre nell’ambito della sicurezza, una consapevolezza a tutto tondo.

Ed è proprio sulla base di questi due postulati che il 2016 inizia con il piede giusto. Infatti la Luiss Business School ha inserito nel calendario formativo un Executive Programme, progettato in collaborazione con ANSSAIF, su Business Continuity & Crisis Management.

Il corso di 36 ore, incentrato su come proteggere la continuità del business, inizierà il prossimo 22 gennaio. Si rivolge alle figure professionali coinvolte nei processi di business continuity, ad internal auditor e alle funzioni attive nell’ambito del ISMS, concentrando l’attenzione su alcuni particolari settori di business: industriale petrolchimico, marittimo, finanziario, del turismo.

I tre moduli in formula week end secondo i quali si articola il programma si contraddistinguono in modo apprezzabile per due caratteristiche principali: la ricchezza di case study inclusi e l’ampiezza di esperienza dei docenti e testimoni coinvolti.

Il rischio al quale sono esposti coloro che decidono di partecipare a corsi di formazione specialistica di alto livello, compiendo anche investimenti economici importanti, è quello di non riuscire a tramutare la teoria in pratica, abbandonando i concetti fondamentali in un limbo, spesso poi non conservato dalla memoria.

Ciò accade ancor di più quando si parla di formazione in ambito di conoscenze e pratiche non particolarmente diffuse come quelle che interessano la business continuity. Certo, ci auguriamo in modo veramente profondo che ben presto lo diventino, anche perché è ora che maturi nell’etica professionale di ciascuno di noi l’idea che il contesto nel quale interagiamo è diventato molto più ampio (globale) e fortemente instabile. E la scelta della Luiss Business School, in collaborazione con ANSSAIF, è un passo innovativo, importante per il cammino verso quest’obiettivo.

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