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Architettura dell’informazione, web design, user experience: qual è la differenza?

Chi si trova a dover progettare siti web (ebbene sì, ci sono ancora i siti web, ai tempi dei social media e degli instant messenger), sente spesso pronunciare questi tre termini senza necessariamente coglierne le differenze e, in qualche caso, non avendo chiaro le professionalità che vi sono coinvolte.

L’architetto dell’informazione ha un ruolo strategico ed è suo compito, d’accordo con i responsabili marketing e comunicazione dell’azienda, individuare e studiare le buyer personas a cui il progetto intende rivolgersi e mappare i bisogni che, lungo il customer journey, debbono essere intercettate, affrontate e soddisfatte.

Le pagine di un sito infatti sono l’effetto di un lavoro che partendo dai bisogni deve predisporre contenuti all’interno di un’organizzazione efficace ed efficiente.

Perché questo accada, serve che l’architetto usi al meglio:

Ferri del mestiere dell’AI sono i tag dei contenuti ed i link che li correlano, i motori di raccomandazione per e i filtri di ricerca per farli scoprire, ma soprattutto l’architetto dell’informazione ha accanto a sè colleghi quali i web designer che invece operano sull’interfaccia per rendere possibile tutto questo grazie alla grafica ed alle tecniche di interaction design.

Perché un progetto digital abbia successo però occorre considerare, grazie ai dati che la monitorano, la soddisfazione dell’utente per ottimizzare progressivamente ciò che gli si mette a disposizione ed ecco perché il lavoro del web designer non è fondato su un astratto illuminismo, ma su un continuo confronto con la realtà che lo aiuta a porre in essere alcuni principi di usabilità:

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