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Sono online, da gennaio 2015, le pagine della nuova Direzione Generale Archeologia istituita dal  Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact). Un’area di studio e approfondimento dedicata al difficile lavoro di tutela, gestione e promozione del patrimonio archeologico nazionale, particolarmente importante per il nostro Paese e su cui puntare per una valorizzazione economica e culturale più alta dei beni artistici, storici e archeologici di cui disponiamo.

Subito sotto il logo della direzione, in verticale sul lato sinistro, si trova una prima rosa di canali, tra cui: ‘Direzione generale’, ‘Attività’, ‘Approfondimenti tematici’, ‘Scaffale risorse’, ‘Amministrazione trasparente’, ‘Glossario’, ‘Archivi SAIA’.

Percorsi decisamente istituzionali e con poco ‘web appeal’ per l’utente di rete, che più a suo agio si trova con l’altra serie di percorsi, più generici e riconoscibili, che richiamano a concetti a tutti comprensibili, rinvenibili poco più in basso, sullo stesso lato: ‘Scavi’, ‘Restauri’, ‘Mostre’, ‘Progetti educativi’, ‘Eventi’, ‘News’, ‘Fondi SAIA’.

Alla voce SAIA, che compare più volte, è consultabile il materiale documentario (immagini, documenti di testo, pubblicazioni e fotografie), relativo all’importante attività di ricerca, salvaguardia, valorizzazione e progettazione svolta dagli Italiani a favore del patrimonio culturale del Dodecaneso (Grecia), conservato nei Fondi d’archivio della Scuola Archeologica Italiana di Atene (SAIA).

Più motori di ricerca interni consentono di filtrare l’accesso ai documenti per ‘Regione’, ‘Comune’, ‘Ufficio competente’, ‘Datazione del bene/scavo’, per ‘Musei/siti’, per ‘Anno’ e altro ancora. I documenti, numerosi e facilmente consultabili, non sono condivisibili sul web e tramite social media.

Il sito si chiude con gli ‘Strumenti online’ proposti dal Mibact per promuovere la ricerca e gli studi nel settore archeologico, tra ‘Allestimenti museali’, ‘Archeologia preventiva’, ‘Progetto Archeomar’, ‘Bollettino di archeologia online’, ‘Progetto Osiris’ e ‘Istituti periferici’.

Tutto sommato una specie di blog del ministero, in cui si sta man mano pubblicando nuovo materiale proveniente da ogni parte d’Italia, sempre accompagnato da documenti fotografici e immagini, ma privo di strumenti che ne facilitino la consultazione (dimensionamento dei caratteri ad esmepio, o l’app mobile dedicata).

Complessivamente, la nuova area della piattaforma Beniculturali.it si mostra graficamente semplice, colorata e orientata ai contenuti, con diversi percorsi da seguire e un’ampia scelta di contenuti da leggere e approfondire, per una buona user experience in lingua inglese e italiana.

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Legenda: @ sufficiente; @@ buono; @@@ ottimo