la Soluzione

Privacy, apri siti dalle app iOS di Facebook e Instagram? Meta ti traccia

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Lo rivela un ex ingegnere di Google, spiegando: “Meta ha riscritto i siti web visitati dai suoi utenti su device Apple per poterli tracciare: i siti navigati non si visualizzano su Safari ma su ‘browser in app’ in cui inserisce il codice JavaScript per poter monitorare tutto, senza consenso degli utenti”.

Meta ti traccia anche quando non hai gli occhi su Facebook e Instagram e navighi su altri siti web che apri da link trovati mentre sei con dispositivi iOS sulle due app di proprietà dell’azienda guidata da Mark Zuckerberg.

Lo rivela un ex ingegnere di GoogleFelix Krause, spiegando: “Meta ha riscritto i siti web visitati dai suoi utenti su device Apple per poterli tracciare: i siti navigati non si visualizzano su Safari, ma su ‘browser in app’, controllati da Facebook e Instagram, in cui inserisce il codice JavaScript per poter monitorare tutto”.

  • “Con l’app host”, racconta il ricercatore, “Meta è n grado di tracciare ogni singola interazione con siti Web esterni, da tutti i moduli immessi con password e indirizzi, a ogni singolo tocco: senza il consenso degli utenti né del fornitore del sito web”.

La soluzione per non farsi tracciare da Meta

Purtroppo questa visualizzazione dei siti su browser in app non può essere personalizzata, il consiglio per evitare di essere tracciati da Meta è:

  • Non aprire i siti web dall’interno delle app Facebook e Instagram, ma farlo direttamente navigando sui siti esterni. Come fare? Cliccando sui 3 puntini
  • e poi selezionare “apri nel browser”.

Perché questa attività illegale di Meta?

L’introduzione da parte di Apple dell’App Tracking Transparency, la funzione integrata di anti-tracciamento, è stata una vera bastonata al business di Meta, che subito aveva sottolineato: “Costa a Facebook 10 miliardi di dollari all’anno”. 

Apple ora obbliga anche gli sviluppatori di app a chiedere il permesso agli utenti per tracciarli.

Da quando è stata introdotta quest’altra novità dall’azienda guidata da Tim Cook (che fa marketing sulla protezione dei dati), Meta ha perso 10 miliardi di dollari di entrate e ha registrato un calo del 26% del prezzo delle azioni all’inizio di quest’anno, secondo i dati forniti dalla stessa società.

Così Meta ha trovato una furba soluzione in piena violazione della privacy degli utenti, finalmente smascherata oggi. Si attendono eventuali sanzioni dai Garanti Privacy e una contromossa di Apple per proteggere meglio i suoi utenti quando aprono siti web dalle app Facebook e Instagram. Per ora, a salvarci la privacy ci sono quei tre puntini.