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Sharing economy: perchè Apple punta 1 mld sull’anti-Uber cinese Didi?

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La società è la principale rivale di Uber e conta tra i suoi principali azionisti Alibaba e Tencent.

Pressati dalla necessità di diversificare il business oltre l’iPhone, le cui vendite sono scese per la prima volta dal 2007 alla Apple hanno deciso di investire 1 miliardo di dollari nel servizio Didi Chuxing, omologo cinese  di Uber.

Una mossa che permette a Apple sia una migliore comprensione di uno dei mercati più importanti per le vendite dei suoi prodotti sia di mettere un piede nell’importante settore della sharing economy.

Didi controlla l’87% del mercato cinese della mobilità condivisa, gestisce oltre 11 milioni di corse al giorno ed è usato da circa 300 milioni di clienti. Nel suo ultimo round di finanziamenti ha raccolto 3 miliardi di dollari e, secondo alcuni analisti potrebbe valerne oltre 26, grazie al sostegno di grandi gruppi come Alibaba e Tencent, tra i suoi principali azionisti.

La società, conosciuta inizialmente come Didi Kuaidi è la principale rivale di Uber e per combattere l’espansione a livello globale società di San Francisco ha formato una coalizione internazionale con Lyft negli Stati Uniti, Ola in India e Grab nel sud-est asiatico. Fondata lo scorso anno in seguito alla fusione di due servizi gestiti da Tencent e Alibaba è oggi attiva in 400 città con 14 milioni di autisti iscritti e offre servizi taxi e di social car sharing.

Uber, attiva in 30 mercato a livello globale, sta investendo molto per recuperare terreno nei confronti di Didi in Cina e al momento offre i suoi servizi in 100 citta cinesi.

Quello di Apple è il maggiore investimento ottenuto da una singola società. La società di Tim Cook, del resto ha in cassa 233 miliardi di dollari da spendere e quello in Didi segna una inversione di tendenza non da poco visto che Apple non è solita agli investimenti in specifiche società, tanto meno startup. La sua filosofia è stata infatti sempre quella di acquisirle per integrarle nella sua strategia prodotto.

Per il Presidente di Didi, Jean Liu, le due società potrebbero collaborare in diversi numero di settori dal marketing all’integrazione dei prodotti. Quel che è certo è che Apple – che starebbe essa stessa lavorando allo sviluppo di un’auto elettrica, di un auto senza conducente o a un mix tra le – ha investito molto recentemente in aziende specializzate in tecnologie che potrebbero tornare utili nel mercato delle auto intelligenti.

Un mercato che, quindi, potrebbe rappresentare il futuro dell’azienda alla luce della maturità delle vendite di smartphone.

Nella Grande Cina – che include la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan – le vendite sono calate del 26% nell’ultimo trimestre. L’utile operativo è sceso del 28%.