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Apple, Google e Samsung sul podio dei brand innovativi

Apple, Google, Samsung

Le aziende high-tech, in particolare quelle di internet, dominano ancora una volta la classifica annuale dei 50 brand più innovativi al mondo. L’industria automobilistica resta invece in forte declino.

Boston Consulting Group (BCG) ha pubblicato oggi i nuovi dati ed emerge che sette delle dieci compagnie più innovative appartengono al settore high-tech. Ben dodici figurano nella top 20.

Il trio di testa rimane praticamente invariato: alle spalle di Apple che da dieci anni mantiene il podio, si piazza Google che riguadagna il secondo posto perso lo scorso anno a favore di Samsung che scivola in terza posizione.

Seguono Microsoft e IBM mentre in sesta troviamo il gigante dell’eCommerce Amazon sempre più impegnato a svilupparsi nei multimedia.

Il settore automobilistico, che lo scorso anno piazzava tre società nella top-ten e nove nelle prime venti, sta perdendo smalto. Solo due costruttori figurano ancora tra le prime dieci aziende considerate più innovative: la giapponese Toyota Motor, che passa dal 5° all’8° posto, e l’azienda californiana Tesla, specializzata nelle auto elettriche, che è passata dalla 41esima posizione alla settima.

Se le compagnie americane restano dominanti (50% della classifica e 70% dei primi dieci posti), i Paesi emergenti fanno progressi interessanti con il 10% delle postazioni contro il 4% dello scorso anno.

Quest’anno fanno il loro ingresso le cinesi Xiaoni Technology e Huawei Technologies e l’indiana Tata Consultancy Service.

La volontà di recuperare il ritardo si manifesta anche nel fatto che quasi il 75% delle aziende dei Paesi emergenti dicono di voler aumentare le loro spese in innovazione nel 2015, contro il 57% dei Paesi sviluppati. Le società europee rappresentano il 26% dei 50 nomi menzionati.

Scompare la Renault, unica azienda francese presente nella classifica dello scorso anno (48° posto) mentre fa il suo ingresso il costruttore europeo di aeromobili Airbus al 33° posto, prima del concorrente americano Boeing.

Lo studio è stato realizzato grazie a un sondaggio condotto su oltre 1.500 dirigenti di aziende di diversi settori in tutto il mondo (per l’80%) e ai risultati finanziari delle società (per il 20%).

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