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Apple, Google, Booking.com e Bing, l’UE vuole sapere in che modo ci tutelano dalle frodi online

Frodi online: richiesta di informazioni a Apple App Store, Booking.com, Bing, Google Play e Google Search

Decine di milioni di utenti europei, ogni giorno, si affidano a piattaforme web e motori di ricerca per lavorare, studiare, intrattenersi e cercare informazioni. Strumenti ampiamente utilizzati dai criminali online per trovare le loro vittime. Per questo motivo, Bruxelles intende capire in che modo le grandi società tecnologiche che forniscono questi servizi ci tutelano dai rischi legati alle truffe finanziarie e alle frodi online in generale.

La Commissione europea ha inviato richieste di informazioni ad Apple App Store, Booking.com, Bing, Google Play e Google Search proprio per capire in che modo identificano e gestiscono azioni criminali che potrebbero colpire questa enorme massa critica di utenti di internet dei Paesi dell’Unione.

Si tratta di un passo essenziale per proteggere gli utenti in tutta l’Ue da alcune di queste pratiche e per garantire che anche le piattaforme svolgano il loro ruolo“, ha dichiarato ai giornalisti in conferenza stampa il portavoce per gli Affari digitali dell’UE, Thomas Regnier.

Un’iniziativa della Commissione che è stata comunicata nel giorno in cui il vice presidente esecutivo per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen ha incontrato il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso l’UE, Andrew Puzder.

L’incontro tra il vicepresidente esecutivo Virkkunen e il nuovo ambasciatore USA Puzder

In questi ultimi tempi, come ben sappiamo, i rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Unione europea si sono fatti molto tesi a causa delle politiche commerciali decise dal Presidente americano Donald Trump, con rilevanti ricadute sul modo in cui l’innovazione tecnologica è regolamentata sulle due sponde dell’Atlantico.

Abbiamo discusso dell’importanza di proteggere la libertà di parola, un settore in cui l’Ue e gli Stati Uniti devono continuare il dialogo e chiarire eventuali malintesi. Un altro punto di discussione è stato l’importante programma di semplificazione dell’Ue, per garantire che la nostra legislazione, compresa la regolamentazione digitale, sia attuata in modo da sostenere l’innovazione e le imprese”, ha spiegato in un post social Virkkunen.

Questo incontro, ha aggiunto la Commissaria europea, “sottolinea il nostro impegno a lavorare insieme in modo cooperativo attraverso l’Atlantico su tecnologia, innovazione, sicurezza e sicurezza informatica“.

Le frodi tramite app e gli annunci esca

Per Apple App Store e Google Play, la richiesta di informazioni dettagliate sulla valutazione dei pericoli include applicazioni fraudolente che imitano app bancarie, di investimento o di trading legittime.

Per Booking.com, riguarda annunci di alloggi falsi progettati per indurre gli utenti a effettuare pagamenti che non si traducono mai in una prenotazione effettiva.

La verificata dell’identità e il ruolo degli annunci pubblicitari

La Commissione chiede inoltre ad Apple App Store, Google Play e Booking.com come verificano l’identità delle aziende che utilizzano i loro servizi, in base alle norme “Conosci il tuo cliente“, che possono aiutarli a identificare entità sospette prima che causino danni.

Per Bing e Google Search, la richiesta riguarda link e annunci pubblicitari che indirizzano gli utenti a siti web fraudolenti, spesso causando perdite finanziarie.

Il DSA chiede alle piattaforme e ai motori di ricerca di valutare e mitigare i rischi online

Ai sensi del Digital Services Act, le piattaforme online e i motori di ricerca di grandi dimensioni sono tenuti a valutare e mitigare i rischi sistemici associati alla diffusione di contenuti illegali e alla tutela dei consumatori.

Bruxelles chiede inoltre chiede alle società sopra menzionate di fornire dettagli sui propri archivi pubblicitari, ovvero i database in cui le informazioni su tutti gli annunci devono essere archiviate e rese accessibili. Gli archivi consentono alle autorità di regolamentazione, ai ricercatori e al pubblico di individuare annunci fraudolenti e modelli utilizzati dai truffatori.

Microsoft, Google e Booking dicono la loro

In risposta alla richiesta della Commissione, si legge su Le Monde, un portavoce di Microsoft ha affermato che l’azienda è “impegnata a creare esperienze online sicure e continuerà a collaborare con la Commissione europea“.

Google ha dichiarato di aver bloccato centinaia di milioni di “risultati fraudolenti nelle ricerche girnaliere“, mentre Booking ha detto che avrebbe avviato sul tema “un dialogo costruttivo” con Bruxelles, aggiungendo che tra il 2023 e il 2024, l’azienda ha assistito a “un calo di prenotazioni false legate al phishing rilevate e bloccate da 1,5 milioni a 250.000″.

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