Appello del BEUC alla Commissione Ue: ‘Non allentare i vincoli sui merger, più concorrenza un vantaggio per i consumatori’

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Accorato appello a favore della concorrenza del BEUC, la principale organizzazione di tutela dei consumatori della Ue, che chiede il mantenimento dell'atteggiamento vigile di fronte a merger e concentrazioni.

In una lettera inviata al commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders il BEUC, l’Organizzazione Europea dei Consumatori, la principale associazione europea di tutela dei consumatori, lancia un accorato appello alla Commissione in difesa della concorrenza. Un appello che riguarda tutti i mercati del digitale, con particolare attenzione per la industry delle Tlc, dove il pressing per un allentamento dei lacci anti merger, che favorisca la nascita di pochi grandi player del settore, è molto alta e non da ora.

BEUC alla Commissione Ue: Non perdere il controllo dei merger

I consumatori Ue sono preoccupati “per l’intensa pressione politica esercitata da alcuni interessi acquisiti diluire, indebolire o neutralizzare l’applicazione delle norme UE sul controllo delle fusioni in nome del rafforzamento la competitività dell’industria europea”, si legge nella lettera.

Ma “una concorrenza ben funzionante è essenziale per i consumatori per garantire un buon rapporto qualità-prezzo, scelta, qualità del prodotto e innovazione. Tuttavia, siamo allarmati dal fatto che le concentrazioni sono aumentati in molti settori e questo, almeno in alcuni casi, ha portato ad un aumento prezzi e ridurre la scelta e l’innovazione dei consumatori”, si legge ancora.

L’appello quindi è quello di non allentare i lacci di fronte alla pressione pro-fusioni imperante.

In particolare, “la Commissione deve applicare teorie del danno che considerino la realtà dei mercati di consumo piuttosto che ipotetici modelli che si adattano alle narrazioni degli operatori storici – chiedono i consumatori del Beuc – Siamo stati quindi incoraggiati dalla recente decisione della Commissione di bloccare Booking.com acquisizione di eTraveli. Il BEUC ha costantemente esortato la Commissione a tenere maggiormente conto della potenziale danno alla concorrenza nei mercati digitali, compresi gli effetti sull’ecosistema, dove l’espansione nei mercati adiacenti avrebbe l’effetto di rafforzare ulteriormente la posizione dominante sul mercato acquisire il mercato principale dell’azienda”.

Caso Tlc, fa scuola la Corte di Giustizia Ue

Nel caso delle telecomunicazioni, “siamo preoccupati per le richieste del settore delle telecomunicazioni di allentare l’UE norme sul controllo delle fusioni in modo da consentire “il consolidamento sul mercato come trampolino di lancio fondamentale”. garantire che gli operatori europei delle telecomunicazioni possano essere competitivi a livello globale”. La loro argomentazione è fondata sulla premessa che gli investimenti sarebbero incoraggiati “affrontando i bassi rendimenti dei servizi fornitori”.

Per contro, “la Corte di Giustizia dell’UE ha confermato con forza l’approccio adottato dalla Commissione nella sua decisione del 2016 di bloccare l’acquisizione di Telefónica Europe (“O2”) da parte di Hutchison 3G UK (“Tre”) nel Regno Unito. La Commissione Europea, in quanto principale garante delle fusioni e dell’antitrust nell’UE, deve garantire che le sue attività di applicazione apportano benefici ai consumatori in tutti i settori dell’economia”.