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Apparecchiature di rete, mercato in calo del 4% nel primo trimestre

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Durante il lockdown l’aumento di vendite per le attrezzature 5G non ha compensato il calo di quelle per le reti fisse.

Gli investimenti in crescita nelle nuove reti 5G non sono stati sufficienti a compensare il calo generale del 4% della spesa nel mercato delle infrastrutture di rete nel primo trimestre 2020. E’ quanto emerge dai dati diffuso dalla società di analisi Dell’Oro, che ha preso in esame il mercato in tutte le sue componenti: Broadband Access, Microwave & Optical Transport, Mobile Core & Radio Access Network, SP Router & CE Switch.

Il mercato è stato trainato dal rollout di nuove reti 5G, con ricavi in crescita nel primo trimestre e investimenti che rappresentano più della metà del mercato complessivo.

Però il Covid-19 ha avuto un impatto maggiore su alcuni dei segmenti non wireless di rete, da ul lato a causa dei problemi di approvigionamento e dell’indebolimento della domanda dovuta alla crescente incertezza economica.

Huawei resta il primo vendor per vendite, con una quota di mercato del 28%, seguito da Nokia (15%), Ericsson (14%), ZTE (11%) e Cisco (6%). 

Dell’Oro prevede un miglioramento delle condizioni generali del mercato nella seconda metà del 2020 e mantiene le sue previsioni di crescita complessiva del mercato dell’1% rispetto al 2019 rispetto a precedenti previsioni di un incremento del 2%.

E’ interessante notare, secondo Dell’Oro, che il Covid-19 ha sì mutato il modo in cui utilizziamo la rete, ma che il cambio nelle abitudini di consumo non implica necessariamente un aumento nella spesa in nuove reti che vada di pari passo con l’aumento del traffico. In altre parole, gli upgrade che gli operatori hanno apportato sui network sono stati sufficienti per ora a sostenere l’aumento del traffico.