Anticorruzione

‘Appalti, ecco perché la consultazione dell’ANAC farà chiarezza’. Intervista a Massimo Di Virgilio (TGT)

a cura di Paolo Anastasio |

Intervista a Massimo Di Virglio, presidente di TGT sull'importanza della consultazione online dell’ANAC relativa agli appalti.

La consultazione online dell’ANAC sul delicato tema degli appalti era molto attesa dale imprese del mondo ICT, perché sottopone all’attenzione degli stakeholder un tema fondamentale come gli appalti, per fare una chiarezza assoluta sui criteri di partecipazione delle reti di imprese a gare di servizi e forniture. Ne abbiamo parlato con Massimo Di Virgilio, presidente di TGT (To Get There), la rete d’imprese del mondo ICT avviata con il sostegno di CDTI (Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione di Roma) e altri sedici imprenditori.

 Key4biz. In cosa consiste la consultazione Anac online sul sito dell’Autorità anti corruzione?

Massimo Di Virgilio. L’ANAC ha pubblicato sul proprio sito una consultazione online molto importante, a perta fino al 5 agosto, dal titolo: “Schema tipo di disciplinare di gara per l’affidamento di servizi e forniture nei settori ordinari, di importo pari o superiore alla soglia comunitaria, aggiudicati all’offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità/prezzo”.

 

Key4biz. Perché questa consultazione è importante?

 

Massimo Di Virgilio. Perché il nuovo bando tipo, al punto 5., disciplina molto precisamente, tra i soggetti ammessi in forma singola e associata le reti di imprese.

Key4biz. Quali sono i criteri che definiscono le reti d’impresa secondo il bando ANAC?

 

Massimo Di Virgilio. Le reti di imprese devono essere: 1) dotate di organo comune con potere di rappresentanza e soggettività giuridica (c.d. rete-soggetto), 2) dotate di organo comune con potere di rappresentanza, ma prive di soggettività giuridica (c.d. reti-contratto), 3) dotate di organo comune privo di potere di rappresentanza, ovvero sprovviste di organo comune, oppure se l’organo comune è privo dei requisiti di qualificazione.

Crediamo che questa novità costituisca una pietra miliare nel mondo degli appalti e confidiamo che segni una svolta per le PMI, accompagnando il loro processo di trasformazione verso aggregazioni più moderne e maggiormente competitive.

Key4biz. Come nasce TGT?

Massimo Di Virgilio. Abbiamo costruito la prima rete tra aziende informatiche a maggio del 2016 e, per denominarla, abbiamo scelto l’acronimo To Get There (insieme per arrivarci) che coniuga dimensione collettiva e obiettivi.

Key4biz. Come vi siete organizzati? Quante imprese partecipano?

Massimo Di Virgilio. Abbiamo lavorato per un anno fino a sottoscrivere un contratto di rete tra diciassette aziende appartenenti al mondo delle PMI; questo numero è prossimo a salire già a ventidue unità, avendo deliberato l’accettazione di altre cinque nuove imprese che hanno fatto richiesta di adesione.

Key4biz. Puntate sulle PMI in ambito tecnologico?

Massimo Di Virgilio. Sì. Dimensionalmente il nuovo aggregato ha un livello di fatturato aggregato pari a circa 85mln€ e conta più di 900 risorse con esperienze pluriennali nei principali ambiti: business intelligence, cloud, conservazione digitale a norma, contact center, customer experience, digital marketing, formazione e e-learning, gestione documentale, gestione sistemi e infrastrutture, quality testing, security, speech technology.

Key4biz. Quali sono gli obiettivi di TGT anche in relazione alla nuova disciplina sugli appalti?

Massimo Di Virgilio. Il nostro impegno strategico è quello di mettere insieme i rispettivi valori distintivi per spostare le single PMI dall’area del sub-appalto verso lo strato superiore per arrivare a recitare il ruolo di mandante nell’ambito dei grandi appalti e/o di mandataria nelle gare di medie dimensioni.

Key4biz. In che modo intendete procedere?

Massimo Di Virgilio. Mettendoci insieme abbiamo l’ambizione di riuscire a raggiungere diversi obiettivi, in particolare a potenziare l’azione commerciale e la forza distributive; incrementare lo sviluppo e la qualità delle competenze; accrescere la capacità economico-finanziaria di investimento; affinare i livelli di compliance e di conformità alle normative; potenziare la professionalità delle risorse umane; migliorare le strutture organizzative; costruire una academy interna per la formazione continua; costruire un polo di attrazione per talenti e startup; attrarre altre PMI; stimolare la crescita di altre reti; lavorare a piani di passaggio