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App mobili: un utente su quatto le abbandona dopo un solo utilizzo

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Il 23% dei consumatori lancia una app soltanto una volta per poi non utilizzarla più.

iTunes, l’App Store della Apple, può contare su 1,5 milioni di app mentre Google Play, lo store di Android, ne ospita ben 2 milioni. Ma il numero di app che vengono concretamente installate sullo smartphone dai consumatori si conta sulle dita di una mano. E adesso si scopre che un utente su quattro (esattamente il 23% degli utenti) usa una app soltanto una volta per poi abbandonarla per sempre. E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla società di analisi Localytics su un campione di 37 mila applicazioni censite e le abitudini di utilizzo degli utenti.

localytics

Il tasso di abbandono è un po’ migliorato nel 2016, visto che a fine 2015 era del 25%, ma non c’è troppo da gioire perché nel 2014 le cose andavano meglio e il tasso di abbandono era del 20%.

Insomma, i dati non sono rosei per gli sviluppatori, scrive Tech Crunch, e se Android sta correndo ai ripari con una nuova piattaforma, si chiama Android Instant Apps, che consente di scaricare una app allo stesso modo in cui si apre un sito web (senza la più complessa procedura di download per l’installazione), altrettanto non ha fatto ancora Apple per il suo sistema operativo iOS.

Ciò significa che al momento l’ecosistema degli smartphone è diviso a metà e che gli sviluppatori rischiano di dover tirare la cinghia. Un trend di “dimagrimento” che si sta evidenziando anche per quanto riguarda le app destinate ad altri device, ad esempio l’Apple Watch e il TvOS. Qui i numeri parlano chiaro: ogni 1000 app disponibili per iOS, ce ne sono 10 per TvOS e soltanto una per gli Apple Watch.

Sempre più difficile guadagnare con le app e il prezzo da pagare per accaparrarsi degli utenti fedeli aumenta sempre più: da una media di 1,50-2,25 dollari nel 2014 a 2,50-4 dollari nel 2015.