Fondi alle Startup

App-mania, levata di fondi per ‘Yo’

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Nel weekend l’app che consente agli utenti di scrivere solo ‘Yo’ ha raccolto fondi per 1,5 milioni di dollari.

La parola ‘Yo’ può far guadagnare 1,5 milioni di dollari. E’, infatti, questa l’entità della somma che questa app di messaggeria mobile ha raccolto lo scorso weekend da un gruppo di finanziatori negli Stati Uniti.

Tra gli investitori, figurano i fondi Betaworks – che hanno investito nel sito di hosting Airbnb, nella piattaforma Kickstarter e anche nel sito di informazioni BuzzFeed – e il fondatore del blog Mashable, Pete Cashmore.

La startup Yo ha fatto il suo debutto in Israele prima di trasferirsi a San Francisco e adesso, secondo i media americani, sarebbe valorizzata in circa 10 milioni di dollari dopo questa nuova iniezione di capitale.

Or Arbel, uno dei fondatori, assicura che Yo avrebbe un forte potenziale al punto che per seguire da vicino questa giovane azienda ha lasciato il suo posto di Chief Technology Officer della piattaforma di intermediazione Stox, che aveva fondato lo scorso anno.

Yo è un’app che ha come unica “utilità” di consentirti di mandare un messaggio con scritto “Yo” a uno qualsiasi dei tuoi contatti (a patto che sia anch’egli iscritto a Yo), senza bisogno di doverlo digitare.

Negli Usa, il termine “yo” può significare tutto o nulla. Lo puoi usare come surrogato di “ciao”, o di “come va?”, o di “ehi, ora ci sono”, o ancora di “ok”, a seconda del contesto in cui questo messaggio viene ricevuto, l’utente dovrebbe essere in grado di attribuirgli il corretto significato.

L’app è stata pubblicata il 1° aprile scorso e ha subito attratto oltre 50 mila utenti che si sono scambiati in poco tempo più di 4 milioni di “Yo”. Al momento sarebbe già stata scaricata oltre 2 milioni di volte.

Esiste persino una funzione di blocco, nel caso l’utente fosse infastidito dai tanti messaggi degli amici. E c’è un contatore, che indica in tempo reale quanti messaggi “Yo” si ricevono.

“La gente pensa che sia solo un’applicazione per scrivere ‘Yo’, ma in realtà non serve solo a questo”,ha commentato Arbel al New York Times.

“Si tratta di un mezzo di comunicazione del tutto nuovo (…) basato sul contesto: capiamo il senso (della parola) solo all’interno di un contesto”.

Ad esempio, durante i Mondiali di Calcio agli utenti che hanno aggiunto l’account “worldcup” è arrivato uno “Yo” ogni volta che veniva segnato un gol, così da correre a vedere il replay. E in futuro può essere interessante anche per le aziende: quando attivano una promozione possono inviare degli avvisi.

L’ap è gratuita è compatibile con l’iPhone di Apple e i dispositivi che usano Android, il sistema operativo di Google.