Il mercato

App economy, nel 2021 varrà in tutto il mondo 6.300 miliardi di dollari

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In Italia oggi un fatturato da 25,7 miliardi di euro, per 100 mila posti di lavoro.

Oggi in tutto il mondo ci sono 3,4 miliardi di utilizzatori di applicazioni, sia web, sia mobile, per un mercato globale che a dicembre 2016 valeva 1.300 miliardi di dollari. In media ogni utente ha speso circa 380 dollari durante lo scorso anno.

Un nuovo studio pubblicato da App Annie ha calcolato che nel 2021 tale mercato avrà raggiungo un valore mondiale pari a 6.300 miliardi di dollari, grazie ad un numero di consumatori che sarà arrivato a 6,3 miliardi, per una spesa media di oltre 1000 dollari l’anno.

Se l’anno passato il monte ore dedicato alle applicazioni web e mobile è stato di 1.600 miliardi di ore, nel 2021 sarà più che raddoppiato a 3.500 miliardi di ore.

La spesa a livello regionale vede il boom della Cina, che da 0,8 trilioni nel 2016 passerà a 2,59 trilioni di dollari nel 2021, seguita dagli Stati Uniti, che puntano a quadruplicare il dato del 2016 (200 miliardi di dollari) per arrivare a superare gli 800 miliardi di dollari (o 0,8 trilioni), quindi dal Giappone (200 miliardi di dollari nel 2021), il Regno Unito (110 miliardi nel 2021) e l’India (300 milioni di dollari nel 2021).

Il panorama italiano dell’app economy vale ormai l’1,65% del PIL, cioè 25,7 miliardi di euro di fatturato, secondo lo European App Economy Congress. Il popolo degli app users si divide come segue in Italia: 40 milioni di smartphone e 10 milioni di tablet, 18 milioni di utenti unici si connettono ogni giorno a internet dai propri device mobili, mentre poco meno di 13 milioni si collegano da PC.

I posti di lavoro legati alla progettazione e allo sviluppo di app per smartphone e tablet sono nel nostro Paese oltre 97 mila. A guidare la classifica europea sono la Gran Bretagna con 321 mila posti di lavoro e la Germania con quasi 268 mila, seguono la Francia (228 mila) e i Paesi Bassi (125 mila). Poi, appunto, l’Italia e gli altri.