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Anie, favorire diffusione smart meters 2G e rendere accessibili i dati dei consumi

Al fine di ammodernare la rete e promuovere comportamenti virtuosi tra gli utenti, si deve provvedere ad una più rapida diffusione de contatori elettrici 2G nel nostro Paese. E’ quanto dichiarato in un incontro a margine delle audizioni delle Commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera, relative all’installazione di contattori intelligenti (smart meters) per le utenze domestiche.

Una riflessione per promuovere lo smart metering nel nostro Paese, che ha trovato d’accordo Vincenzo Quintani, Coordinatore del Gruppo Smart Metering di CSI Anie, e l’Onorevole Gian Mario Fragomeli, membro della VI Commissione Finanze della Camera.

Dal punto di vista tecnologico, stiamo vivendo un vero e proprio salto di qualità – ha spiegato Quintani – possiamo realizzare un network intelligente e automatizzato attraverso cui i vari contatori possano comunicare tra loro, con il distributore e l’utente finale. Realizzare un sistema di smart metering significa realizzare una rete intelligente con un sistema di misurazione evoluto, efficiente e ad elevate prestazioni, in grado di attuare automazioni, telecontrollo e telegestione dei contatori d’utenza”.

A seguito dell’emanazione della Direttiva 2004/22/CE (Measurement Instrument Directive, cosiddetta “Direttiva MID”), che definisce i requisiti essenziali per gli strumenti di misura, siamo ora nella fase di sostituzione dei vecchi contatori con nuovi smart meters in linea con le prescrizioni più aggiornate, anche in considerazione della necessità concomitante di sostituire i vecchi contatori, che hanno una vita utile di 15 anni (i primi vennero installati in Italia nel 2000).

Già nel 2012 in Gran Breragna è partito un progetto di introduzione dello smart metering accompagnato da una campagna mediatica e dall’istituzione di un’agenzia governativa il cui compito è quello di illustrare ai consumatori i benefici dei contatori intelligenti”, ha evidenziato Quintani.

Se vogliamo davvero fare passi avanti occorre favorire il passaggio dell’utente da consumer a prosumer, con una azione massiccia di comunicazione. L’Italia è stato il primo Paese europeo a introdurre su larga scala gli smart meter”.

Una nuova indagine condotta da Northeast Group ha reso noto che gli sprechi di energia elettrica in tutto il mondo, dovuti a comportamenti sbagliati e infrastrutture inefficienti, hanno determinato nel 2016 perdite per 96 miliardi di dollari.

Una soluzione per ridurre i costi alle imprese e le bollette ai consumatori è la diffusione di tecnologie AMI, Advanced metering infrastructure, sistema integrato di smart meters, communications networks e data management systems.

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