Anguilla, piccolo territorio britannico d’oltremare con soli 16.000 abitanti, si è ritrovata al centro del boom dell’AI grazie alla fortunata assegnazione del dominio nazionale .ai negli anni ’80.
Quello che allora era un dettaglio tecnico oggi è diventato una fonte di ricavi multimilionari: nel 2024 il governo ha incassato circa 39 milioni di dollari, pari al 23% delle entrate complessive, e le previsioni indicano un’ulteriore crescita fino a 132 milioni nel 2025.
Il dominio è ormai molto richiesto da imprese e sviluppatori del settore tecnologico, con oltre 850.000 registrazioni attive rispetto alle meno di 50.000 del 2020. Alcuni indirizzi sono stati venduti per cifre record, come you.ai acquistato per 700.000 dollari o cloud.ai a 600.000.
Questo inatteso flusso di denaro offre ad Anguilla l’opportunità di diversificare un’economia tradizionalmente basata sul turismo di lusso, estremamente vulnerabile agli uragani. Per gestire meglio la nuova ricchezza digitale, l’isola ha firmato un accordo con la società statunitense Identity Digital, che si occupa di infrastrutture e hosting per ridurre i rischi legati a interruzioni locali.
A differenza di casi precedenti, come quello di Tuvalu con il dominio .tv, Anguilla ha scelto un modello di revenue sharing più flessibile. Le autorità sperano che queste entrate vengano reinvestite in infrastrutture, sanità e in un nuovo aeroporto, rafforzando così la resilienza economica del Paese.
Mentre il valore dei domini .ai continua a crescere, il successo di Anguilla rappresenta un raro esempio di come un piccolo territorio possa beneficiare in modo sostanziale dalla rivoluzione tecnologica globale, trasformando la propria posizione marginale in un vantaggio strategico.
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SAP investirà oltre 20 miliardi di euro nel cloud sovrano per sostenere le ambizioni europee nell’AI
SAP, colosso tedesco del software, ha annunciato un piano decennale da oltre 20 miliardi di euro per rafforzare le capacità di cloud sovrano in Europa, con l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale delle imprese del continente in un quadro di piena sovranità tecnologica.
L’iniziativa include lo sviluppo di una piattaforma IaaS (Infrastructure-as-a-Service) che consentirà l’accesso a servizi computazionali attraverso una rete di data center SAP, in competizione diretta con giganti come Microsoft e Amazon.
Il progetto prevede anche un’opzione on-site che permetterà alle aziende di utilizzare infrastrutture SAP direttamente nei propri data center, assicurando che i dati restino entro i confini dell’Unione Europea e siano conformi al GDPR.
Thomas Saueressig, membro del board SAP, ha sottolineato come l’innovazione debba essere inseparabile dalla sovranità, soprattutto per garantire che le aziende europee possano accedere a tecnologie emergenti come l’AI senza dipendere da tecnologie extra-europee.
L’investimento si inserisce in un contesto geopolitico in cui cresce l’attenzione verso l’autonomia tecnologica e il controllo locale dei dati, fondamentali per l’addestramento e l’implementazione dei modelli di AI. L’Unione Europea ha già dichiarato l’AI una priorità strategica, annunciando piani per 20 miliardi di euro destinati alla costruzione di gigafabbriche di AI, in cui SAP è coinvolta pur non essendone il partner principale.
Questo ambizioso investimento, già incluso nel piano finanziario di SAP, rappresenta un tassello fondamentale per colmare il divario tecnologico con Stati Uniti e Cina, e consolidare la posizione dell’Europa come player autonomo nell’ecosistema AI globale.
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