Andrea Salerno

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La7

Direttore

La7

Giornalista e autore televisivo, è stato nominato nuovo direttore di La7, incarico che sarà valido dal 1 giugno del 2017. E’ anche direttore editoriale della Fandango di Domenico Procacci.

Ha iniziato la sua carriera in Rai, dove dal 96 al 98 è stato assistente del direttore Enzo Siciliano, mentre dal 1998 al 2007, assistente del direttore di Rai 3. Sempre a Rai 3 è stato responsabile e ideatore del Nucleo produttivo satira, ha firmato e ideato numerosi programmi tra i quali il format di Per un pugno di libri (di cui è stato autore dal 1997 fino al 2007), La Mostra della Laguna (1998-1999), L’ottavo nano (Rai 2 2001), Il caso Scafroglia (2002, con Corrado Guzzanti), Non c’è problema (2003, con Antonio Albanese), La Superstoria (molteplici edizioni dal 2003 al 2015), Raiot – Armi di distrazione di massa (2003, con Sabina Guzzanti) e Parla con me (dal 2004 al 2011).

Per LA7 ha curato nel 2012 The Show Must Go Off, firmandolo anche come autore. Dal 2013 firma con Diego Bianchi, Antonio Sofi e Makkox Gazebo, in onda su Rai 3. Nel 2014 e nel 2016 è produttore delegato con Laura Paolucci della serie Sky Gomorra e Gomorra 2 prodotta da Cattleya e Fandango. Nel 2015 è produttore delegato con Laura Paolucci della mini serie L’Oriana, biografia di Oriana Fallaci, prodotta da Fandango Tv per Raifiction.

Per Fandango ha curato, in qualità di produttore delegato, il film Qualunquemente (2011) con Antonio Albanese. È autore, con Stefano Bises e Laura Paolucci, del soggetto e della sceneggiatura del film di Lucio Pellegrini La vita facile (2011). Nel 2012 ha curato come produttore delegato, il film Tutto tutto niente niente di e con Antonio Albanese, collaborando alla sceneggiatura. Nel 2014 firma sempre come produttore delegato il film di Diego Bianchi Arance e martello, prodotto da Fandango, evento speciale della Settimana della Critica al Festival di Venezia.

Nel 2005 ha interpretato il ruolo del Balilla Bruno Caorso nel film Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti, e ha interpretato Steno nel film documentario di Ettore Scola su Fellini Che strano chiamarsi Federico, presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2013.

Ha lavorato e collaborato inoltre con diverse testate (il manifesto, Reset di cui è stato caporedattore, l’Espresso), condotto programmi radiofonici per Radio 2 e Radio 3, pubblicato numerosi libri tra i quali: Giornalisti in trappola (Reset, 1995), Violenza in TV. Il rapporto di Los Angelese (Reset, 1996), L’ultima partita. Vittoria e sconfitta di Agostino di Bartolomei (Limina, 2000; Fandango Libri 2010), scritto con Giovanni Bianconi e Superstorie del tempo presente (Fandango Libri, 2013).