I dati

Anci, ricerca sulla mobilità urbana: solo il 30% degli italiani non usa l’automobile

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Prende il via a Catania la due giorni di Smart&Slow, evento dedicato alla smart mobility in città: Antonella Galdi (Anci): “L’intelligenza intesa come innovazione e la lentezza che pensiamo come piacere slow di godere le bellezze delle nostre città”.

La popolazione italiana residente in città supera i 9,1 milioni di cittadini, a cui si aggiungono i quasi 1,8 milioni di pendolari che entrano in città per lavorare e studiare ogni giorno. Nelle città metropolitane ci si muove prevalentemente in auto (65,9%) e in misura notevolmente inferiore a piedi o in bici (19,2%) o con i mezzi pubblici (12,4%).

Sono i primi dati della ricerca dell’ANCISmart&Slow:la visione della mobilità del futuro”, finalizzata allo studio di come gli italiani si muovono in città, presentata oggi in occasione della “II Conferenza nazionale sulla Mobilità sostenibile” in svolgimento a Catania, promossa dalla stessa Associazione dei Comuni italiani, dal ministero dell’Ambiente e dal Comune di Catania.

Una due giorni (8-9 luglio) che vedrà la presenza, tra gli altri, di Gianluca Galletti, ministro dell’Ambiente, e di Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e che si articolerà in tre sessioni tematiche: “Infrastrutture e servizi per la mobilità del futuro”; “Mobilità verso emissioni zero”; “Mobilità: leva di marketing e valorizzazione territoriale”.

La mobilità dei cittadini è in crescita: quasi l’80% della popolazione italiana si muove quotidianamente nei giorni feriali (erano il 75,1% nel 2012). Gli spostamenti con auto e moto sono in diminuzione (-4% tra il 2012 ed il 2014), ma costituiscono ancora il 68,4% degli spostamenti in ambito metropolitano. Coloro che hanno deciso di andare a piedi nel 2014 sono stati il 16,4% (14,5% nel 2012), mentre gli amanti in bicicletta son passati dall’1,9% del 2012 al 2,8% del 2014.

La quantità di auto in circolazione occupa in media quasi un terzo delle strade urbane (27%) nel loro complesso.

Aprendo i lavori stamattina, il vicesegretario generale Anci con delega alla mobilità sostenibile, Antonella Galdi, ha dichiarato: “Lo slogan smart e slow è stato scelto perché racchiude due temi, l’intelligenza intesa come innovazione e la lentezza che pensiamo come piacere slow di godere le bellezze delle nostre città. Vogliamo che questi due concetti entrino nelle comunità locali, grandi e piccole, affinché siano disponibili a tutti”.

I Comuni, grazie al supporto dell’Anci, devono essere in grado di progettare soluzioni sostenibili di qualità legate alla mobilità, su cui tante sono le risorse dedicate sia dall’Europa che dall’Italia”.

Partiamo da un dato di fatto – ha affermato il presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci e sindaco di Catania, Enzo Biancoovvero che Europa 2020 ha inserito nella sua agenda urbana il tema della mobilità sostenibile. Detto questo, bisogna considerare tre questioni. In primis il 27% delle emissioni globali di gas a effetto serra è dovuto a sistemi di trasporto urbano prodotti nelle città ed è quindi una priorità quella di abbassare questi tassi percentuali”.

In secondo luogo – ha aggiunto – il tema della mobilità sostenibile così come quello della green economy è uno dei settori in cui possiamo produrre ricchezza e creare lavoro, senza contare che la mobilità sostenibile è strettamente legata ad una questione che definirei di ‘piacevolezza della vita’”.

Durante la mattinata è stata inoltre presentata anche la nuova indagine dell’istituto Piepoli sulla mobilità urbana, secondo cui il 44% di chi si posta in città lo fa con i mezzi pubblici, il 39% con l’auto privata, il 4% con lo scooter, il 2% in bicicletta e l’11% a piedi.

Tra tutte le categorie di mobilità sono in aumento quelle dei mezzi pubblici (+3%) e di chi va a piedi (+4%).

Più del 20% degli italiani residenti in città possiede più di due automobili e il 20% ci passa in media tra 1 e due ore al giorno (il 6% più di 2 ore).

Solo il 17% degli intervistati ha dichiarato di possedere un’auto a basso impatto ambientale (elettrica, ibrida, metano, Gpl). Il 35% si è detto ‘molto interessato’ ad acquistarne una in futuro, a cui si aggiunge un 24% che un pensierino ce lo farebbe.

Altro dato molto interessante è che il 91% degli intervistati si è detto ‘molto preoccupato’ per l’aumento dell’inquinamento urbano. la stragrande maggioranza si è detta favorevole all’allargamento delle zone a traffico limitato (ztl) sia nel centro città, sia in periferia.