Finestra sul mondo

Amnesty e Oxfam accusano l’Italia e la Ue di violenze contro i migranti, Crisi catalana, Le Forze armate tedesche si ritirano dalla Somalia

di Agenzia Nova |

Poteri, economia, finanza e geopolitica nelle ultime 24 ore.

Finestra sul mondo è una rubrica quotidiana con le notizie internazionali di Agenzia Nova pubblicate in collaborazione con Key4biz. Poteri, economia, finanza, lette in chiave di interdipendenza con un occhio alla geopolitica. Per consultare i numeri precedenti, clicca qui.

Amnesty International e Oxfam, l’Italia e la Ue responsabili di violenze contro i migranti

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – L’Italia e l’Unione europea sono, secondo Amnesty International e Oxfam, in parte responsabili della tortura e dell’abuso di migliaia di migranti in Libia. In due comunicazioni separate, le organizzazioni giovedi’ scorso hanno fatto riferimento all’accordo tra l’Italia e la Libia per sostenere la Guardia costiera e la Guardia di frontiera libica nella lotta contro l’immigrazione clandestina, firmato un anno fa e sostenuto dalla Ue. A causa di questo “accordo discutibile”, le persone sono sottoposte a torture, detenzioni arbitrarie, estorsioni e “condizioni inimmaginabili nei centri di detenzione”, ha dichiarato Amnesty International, mentre Oxfam ha invitato l’Italia a revocare l’accordo. L’Italia supporta la Guardia costiera libica, fornendole attrezzature e addestrandola. Secondo Amnesty International, quest’ultima ha ricondotto 20.000 migranti sulle coste libiche. La maggior parte dei migranti soccorsi nel Mediterraneo finiscono in Italia. Per mesi, il governo di Roma ha cercato di arginare l’afflusso in collaborazione con Tripoli. Si stima che centinaia di migliaia di migranti attendono il passaggio in Europa e siano bloccati nelle peggiori condizioni nel paese nordafricano. L’anno scorso sono state 119.369 le persone salvate nel Mediterraneo e sbarcate in Italia, mentre nel tentativo di effettuare la traversata del Mediterraneo sono morte oltre 3.100 persone nel 2017 e gia’ 210 quest’anno.

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Spagna, Moscovici: la situazione catalana e’ fonte di incertezza per l’economia europea

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – Il Commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha dichiarato ieri che la crisi in corso tra la Catalogna e il governo spagnolo e’ una delle principali fonti di incertezza per l’intera Unione europea, insieme alle prossime elezioni in Italia e all’assenza di un governo con funzioni complete in Germania. “Stiamo aspettando che la Spagna risolva la crisi in Catalogna, questo e’ uno dei principali fattori di incertezza, ma ci si puo’ ancora fidare dell’Europa e del suo solido sistema finanziario”, ha detto il commissario francese durante la conferenza annuale sui servizi finanziari organizzata da Bnp Paribas. Lo hanno riferito ieri i quotidiani spagnoli “La Vanguardia” ed “Expansion” che aggiungono anche come il cancelliere tedesco Angela Merkel si sia dichiarata ottimista prima dell’inizio dei negoziati per formare il nuovo governo di coalizione in Germania. Per quanto riguarda invece le elezioni in Italia, previste per il prossimo 4 marzo, l’incertezza sta nel fatto che il risultato delle elezioni portera’ a un Parlamento senza chiare maggioranze, con conseguente instabilita’ politica che potrebbe danneggiare la ripresa della terza economia piu’ grande della zona euro.

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Usa, il presidente Trump toglie poteri esecutivi a ufficio contro le discriminazioni in campo finanziario

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – L’amministrazione del presidente Donald Trump ha smantellato dei suoi poteri esecutivi una branca dell’Authority per la difesa del risparmiatore voluta dall’ex presidente Barack Obama, specializzata nel perseguire casi contro aziende finanziare accusate di aver violato la legge contro le discriminazioni. Lo riferisce il quotidiano “Washington Post”, precisando che la mossa arriva a due mesi dall’insediamento di Mick Mulvaney a capo dell’Agenzia, uomo che non gode del favore dei Repubblicani. Piu’ in generale, la deregulation dei mercati finanziari e’ cosa gradita al presidente e Mulvaney ha mandato di depotenziare se non smantellare questo organismo. Trump ha recentemente affermato che l’Authority ha devastato le istituzioni finanziarie, suscitando l’ironia, tra gli altri, del New York Times che ha osservato come le banche abbiano fatto, l’anno scorso, 157 miliardi di profitti, un record, non esattamente una “devastazione”. L’Ufficio oggi depotenziato si occupava in particolare di sanzionare le aziende che hanno imposto penali piu’ alte a creditori appartenenti alle minoranze etniche, piuttosto che ai bianchi. Questa branca dell’Autorita’ cambiera’ nome in “difesa, coordinamento e educazione”, oltre a perdere le sue funzioni esecutive. Le associazioni per i diritti civili e dei consumatori denunciano l’iniziativa che, dicono, indebolira’ la possibilita’ di perseguire casi di discriminazione.

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Usa, il presidente Trump ha dato il via libera alla pubblicazione del rapporto segreto

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – Il presidente Donald Trump ha dato la sua approvazione alla pubblicazione del rapporto segreto che secondo i Repubblicani mostra l’abuso di potere esercitato dall’Federal Bureau of Investigation (Fbi) e il dipartimento di Giustizia nel decidere di intercettare Carter Page, ex consulente della campagna presidenziale dell’attuale leader Usa. E’ quanto riferisce il quotidiano “New York Times”. Trump si e’ incontrato per discutere sul da farsi con Don McGahn, consulente della Casa Bianca. Il presidente aveva cinque giorni di tempo per decidere cosa fare del rapporto che lunedi’ scorso la Commissione per intelligence della Camera dei rappresentanti ha dato per pubblicabile. Due opposte partigianerie si sono scatenate a Washington da lunedi’. Tra i sostenitori della pubblicazione si diceva che bisognava far conoscere la violazione delle liberta’ civili da parte del Fbi. I contrari ritenevano che la pubblicazione fosse un tentativo di boicottare l’inchiesta del procuratore speciale Robert Mueller sulle presunte collusione tra la campagna per presidenziali di Trump e il Cremlino. Ieri anche l’Fbi aveva messo in guardia contro la pubblicazione del rapporto, che potrebbe contenere “omissioni di fatti che ne metterebbero in dubbio l’accuratezza”. Per alcuni poi, la decisione a favore della pubblicazione creera’ un pericoloso precedente: rendere pubblici segreti di stato, anteponendo ragioni politiche a quelle della sicurezza nazionale.

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La Cina ringrazia la premier britannica Theresa May per aver ignorato la questione dei diritti civili

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – I media dei regime in Cina hanno lodato la premier britannica Theresa May per il suo “pragmatismo” nell’aver evitato di affrontare le questioni di Hong Kong e dei diritti civili nei tre giorni della sua visita nel paese: cosi’ oggi venerdi’ 2 febbraio titola il britannico “The Guardian”, di tendenza laborista, riportando il contenuto di un editoriale che appare sul giornale “The Global Times”; la May, scrive il quotidiano comunista, ha saggiamente “evitato” queste tematiche alla ricerca di una “pragmatica collaborazione” tra la Gran Bretagna e la Cina. Il tabloid cinese nella sua edizione in lingua inglese scrive che “certi media occidentali hanno perseguitato la May chiedendole di criticare il governo di Pechino per dimostrare che la Gran Bretagna e’ in grado di resistere alle pressioni della Cina e che l’Occidente e’ in grado di dettare a quel paese l’agenda politica”. Il “Global Times” ricorda anche l’appello lanciato proprio dalle pagine del “Guardian” dal militante pro-democrazia Joshua Wong, nella speranza che la May affrontasse nei suoi incontri a Pechino la “continua repressione” del dissenso nella ex colonia britannica di Honk Kong: la premier pero’, si congratula il quotidiano del regime cinese, e’ rimasta sorda alle pressioni degli “estremisti”. In effetti, nota il “Guardian”, prima di partire dalla Gran Bretagna martedi’ scorso Theresa May si era impegnata ad affrontare con i vertici comunisti cinesi le questioni di Hong Kong e dei diritti umani in Cina: ma poi nella conferenza stampa congiunta con il premier cinese Li Keqiang non ne ha fatto alcuna menzione; l’unico accenno ai diritti umani lo ha fatto invece il leader cinese, secondo cui se ne e’ parlato nel piu’ vasto ambito della protezione delle proprieta’ intellettuali e degli scambi commerciali tra Gran Bretagna e Cina. “La May ha quindi evitato qualsiasi argomento che avrebbe potuto mettere a rischio gli obbiettivi della sua missione diplomatica”, commenta con soddisfazione il “Global Times”: “Ha soppesato i pro ed i contro, valutando i vantaggi di piegarsi alle pressioni della stampa britannica rispetto al rischio di compromettere l’atmosfera di amicizia che ha pervaso i suoi incontri a Pechino. Ma niente fermera’ la cooperazione tra Cina e Gran Bretagna”, conclude l’editoriale del quotidiano del regime comunista cinese; “le critiche futili e fastidiose saranno spazzate via dal vento”.

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Francia, l’impegno internazionale del presidente Macron

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – Dopo una visita di due giorni in Tunisia, il presidente francese Emmanuel Macron si reca oggi in Senegal. Ne parla “Libe’ration” in apertura dell’edizione odierna, spiegando che il capo di Stato francese puo’ moltiplicare i suoi spostamenti sulla scena internazionale perche’ “favorito dall’assenza di leadership in Europa”, anche se questo atteggiamento rischia di “irritare” diversi attori. Il capo dell’Eliseo “incarna da otto mesi il rifiuto delle tentazioni protezioniste, xenofobe e nazionaliste che hanno reso possibile l’elezione dei leader populisti come Trump”. In Africa “si gioca il futuro del mondo” ha affermato Macron a fine agosto, aggiungendo che si tratta di un continente “che non deve essere lasciato solo dinnanzi alle sfide demografiche, climatiche e politiche”. Secondo il quotidiano Macron ha “piacere” nel parlare alle “popolazioni del mondo”, sicuro “dell’interesse che risvegliano le sue parole”. Continuando a sfruttare la sua immagine “nuova” e “originale”, il capo di Stato francese cerca di rafforzare la sua leadership internazionale. Proprio grazie al suo “ardore” e all’impegno dimostrato dall’inizio del suo mandato i francesi sembrano cominciare ad apprezzare il suo operato.

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Francia, il governo annuncia un piano di dimissioni volontarie per i funzionari pubblici

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – Il premier francese, Edouard Philippe, ha annunciato ieri un piano per ridurre il numero degli agenti nella pubblica amministrazione. Ne parla la stampa d’oltralpe, spiegando che la misura si inserisce all’interno della riforma del settore pubblico preparata dal governo. Philippe ha annunciato un “piano di dimissioni volontarie” dei dipendenti pubblici che lasceranno il loro impiego per entrare nel privato. “Le Figaro” afferma che in questo modo si andra’ a toccare un “tabu'” dell’amministrazione francese, mentre secondo “Libe’ration” la proposta annunciata dal primo ministro e’ “una parolaccia per i sindacati”. Questa misura segue la linea di razionalizzazione voluta dal presidente Macron, che prevede tagli in vari settori. “Les Echos” spiega che il progetto dovra’ passare per quattro “cantieri”. Il primo riguarda una “politica di remunerazione piu’ individualizzata per ricompensare meglio il lavoro e l’efficacia” ha detto il premier, aggiungendo che il secondo punta “a dare di piu’ a chi si impegna nelle missioni”. Il terzo prevede un accompagnamento nell’evoluzione professionale e l’ultimo il dialogo sociale nel pubblico. Il quotidiano economico indica poi che tra gli obiettivi c’e’ quello riguardante la diminuzione della spesa pubblica, che dovrebbe passare dal 54,7 per cento del 2017 al 51,1 per cento nel 2022.

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Le Forze armate tedesche si ritirano dalla Somalia

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – Il governo tedesco ha sancito la fine della missione militare in uno dei paesi piu’ pericolosi in Africa. Secondo fonti di “Der Spiegel” la Germania non rinnovera’ il mandato per la missione di addestramento europeo “Eutm Som” in scadenza alla fine di marzo 2018. La missione delle Forze armate tedesche in Somalia, dove la Germania ha inviato appena 20 addestratori, e’ una delle piu’ piccole, ma anche una delle piu’ pericolose intrapresa dal paese europeo nel contesto internazionale. I militari tedeschi hanno addestrato l’esercito somalo per diversi anni. Attualmente, cinque militari tedeschi sono schierati all’aeroporto di Mogadiscio. L’obiettivo dell’Ue e’ di sostenere la formazione dell’Esercito regolare somalo. Le Forze armate tedesche sono attive nel Corno d’Africa dal 2010. A quel tempo, la Somalia era al centro dell’attenzione internazionale perche’ i pirati armati dirottavano le navi mercantili ed estorcevano milioni di riscatto, in particolare per gli equipaggi occidentali. La missione della Ue e’ stata quantitativamente limitata sin dall’inizio. I militari tedeschi sono stati stanziati sin dal principio presso il “General Dhagabadan Training Camp”, che si trova presso l’aeroporto di Mogadiscio, e presso il ministro della Difesa somalo, dove ha inviato un gruppo di consulenza. Al contrario sono state escluse fin da subito missioni di combattimento o il supporto di unita’ somale. La missione e’ considerata altamente pericolosa perche’ le milizie del gruppo terroristico al Shabab hanno attaccato ripetutamente l’aeroporto. Le Forze armate tedesche hanno sempre descritto la situazione come fragile. La sicurezza in Somalia e’ valutata “perlopiu’ incontrollabile”. Il ministro degli Esteri tedesco, il socialdemocratico Sigmar Gabriel (Spd), ha visitato per la prima volta da decenni la Somalia nell’estate del 2017. La stessa dirigenza delle Forze armate ha dichiarato di recente che lo sforzo dei soldati tedeschi rischia di essere inefficace, anche se la loro presenza e’ stata importante per la raccolta di informazioni sulla politica e di ordine militare.

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Nuova operazione dell’Unione europea nel Mediterraneo

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – L’Unione europea, attraverso l’agenzia incaricata di controllare le frontiere terrestri e marittime degli Stati membri (Frontex), ha lanciato ieri una nuova operazione nel Mediterraneo centrale per rafforzare la sicurezza dell’intera area. La nuova operazione e’ denominata Themis e sostituisce la precedente Triton, inaugurata nel 2014 con l’obiettivo di aiutare l’Italia nella gestione del flusso migratorio. Lo riferisce il quotidiano spagnolo “El Mundo” che precisa come tra gli obiettivi ci sia sempre il salvataggio dei migranti che cercano di arrivare nelle coste europee, ma anche quello di aiutare l’Italia nella gestione delle attivita’ criminali collegate all’arrivo dei migranti come il traffico di droga e la minaccia terroristica. “Dobbiamo essere meglio equipaggiati per far in modo che i gruppi criminali che cercano di entrare nell’Ue vengano individuati, il che e’ cruciale per la sicurezza interna dell’Unione europea”, ha dichiarato Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex. L’area operativa di Themis sara’ il Mediterraneo centrale con lo scopo di monitorare le rotte marittime utilizzate dai migranti provenienti dall’Algeria, dalla Tunisia, dalla Libia, dall’Egitto, dalla Turchia e dall’Albania. Nell’ambito di questa nuova operazione, Frontex continuera’ a essere presente presso i punti di accesso in Italia, dove aiutera’ le autorita’ locali con una serie di operazione che comprendono la registrazione i migranti, l’acquisizione delle impronte digitali e la conferma delle loro nazionalita’.

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Italia, Mussolini marcia dritto sulle elezioni

02 feb 10:55 – (Agenzia Nova) – Un film satirico italiano sul ritorno di Benito Mussolini e’ stato accolto come una nuova frontiera della comicita’, ma secondo il suo autore e’ anche un serissimo avvertimento sul pericolo dell’avanzata del populismo in vista delle elezioni di marzo: cosi’ sul quotidiano britannico “The Times” il corrispondente da Roma Tom Kington presenta il film “Sono tornato”, apparso nelle sale cinematografiche nel pieno di una campagna elettorale arroventata in cui persino una nipote del dittatore fascista e’ stata candidata dal partito di estrema destra Fratelli d’Italia alleato di Silvio Berlusconi nella coalizione di centro-destra. Il “Times” cita le parole del regista Luca Miniero, secondo cui “c’e’ molta gente in Italia che amerebbe vedere il ritorno di Mussolini”; ma il film non vuole lanciare l’allarme sulla resurrezione del neo-fascismo, bensi’ sui rischi della politica in generale: “Non sono preoccupato da quattro gatti che fanno il saluto romano”, dice Miniero, “quanto piuttosto dalle moderne forme di populismo che rendono le persone degli analfabeti in cerca di un leader forte”. E riferendosi alle stravaganti promesse pre-elettorali fatte da diversi uomini politici lo sceneggiatore Nicola Guaglianone aggiunge: “Internet ha dato vita ad una popolazione di cretini”. I due autori nel film sono stati attenti a dare al Mussolini redivivo un aspetto umano e a tratti persino umoristico: “Abbiamo deliberatamente voluto che sia simpatico al pubblico, in modo che la gente possa capire come gli italiani reagirono al fascismo 70 anni fa”, ha spiegato Miniero. A evocare l’esito drammatico del fascismo e dell’Italia fascista, sottolinea il giornalista inglese, nella pellicola c’e’ solo una donna molto anziana: “Ricordo quegli occhi, lui sembra un comico ma quegli occhi fanno paura. A quel tempo c’era chi credeva ci fosse una differenza con il nazismo, ma era come dire che si puo’ essere un po’ di piu’ o un po’ di meno un omicida, un po’ di piu’ o un po’ di meno un codardo”.

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