spot

Allianz, on air la campagna che affronta il tema della perdita dell’autosufficienza

di |

Si chiama “Proteggi oggi la serenità del tuo futuro”, la nuova campagna pubblicitaria di Allianz Italia, la soluzione che aiuta a sostenere i costi per le persone non autosufficienti.

Allianz Italia lancia una nuova campagna pubblicitaria che affronta, per la prima volta, il tema della perdita dell’autosufficienza.

La Compagnia guidata dall’Amministratore Delegato Giacomo Campora, tra i leader di mercato con più di sette milioni di clienti, ha scelto questo importante tema per sensibilizzare il grande pubblico con una campagna di comunicazione in onda da sabato 29 settembre sulle principali reti televisive nazionali e satellitari.

In Italia, oggi, sono già oltre tre milioni le persone non autosufficienti, cioè incapaci di svolgere le più elementari azioni della vita quotidiana, tra le quali nutrirsi e muoversi autonomamente. È una condizione che può sopraggiungere con l’avanzare dell’età o a causa di una malattia o di un grave infortunio, e che può compromettere l’equilibrio familiare.

La condizione di non autosufficienza incide sulle fasce di età più avanzate – oltre i 74 anni, una persona su tre – e l’invecchiamento della popolazione fa prevedere che, crescendo il numero di anziani, aumenterà anche quello delle persone non autosufficienti. Nel 2050, la popolazione degli italiani over 65enni sarà cresciuta di circa 6 milioni e mezzo, dei quali si stima 1,5 milioni saranno non più autosufficienti.

Roberto Felici, Head of Market Management di Allianz S.p.A, spiega: “La campagna di comunicazione vuol far riflettere gli italiani sul tema della perdita della autosufficienza e sulle soluzioni assicurative per evitare che un problema così grande ricada sui propri familiari, soprattutto per gli elevati costi che genera. Siamo i primi a trattare l’argomento mediaticamente, proponendo una riflessione sul futuro, e al contempo presentando Universo Persona Rendita Autosufficienza, una soluzione innovativa e davvero completa contro questo rischio così importante, che oggi in Italia ha già toccato 3 milioni di persone.”