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Al via il Green Pass in Italia. Come provare ad ottenerlo in 7 modi

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È attiva da pochi minuti in Italia la piattaforma nazionale per ottenere il green pass. Ecco come provare ad averlo attraverso diverse modalità. A Key4biz giungono le prime segnalazioni dei lettori che dopo la richiesta non hanno ottenuto subito il pass: "La certificazione è in fase di generazione". E i dubbi sull'informativa privacy secondo l'avv. Alessandro Del Ninno.

È attiva dalle ore 11 di questa mattina la piattaforma nazionale per ottenere il green pass. Per averlo basta andare su https://www.dgc.gov.it/web/ e provare ad ottenerlo per avere facilitazioni a partecipare ad eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA) e gli spostamenti sul territorio nazionale, ma non in chiesa e al supermercato.

Prime segnalazioni a Key4biz di utenti: “Non è ancora disponibile”

A Key4biz giungono le prime segnalazioni dei lettori che dopo la richiesta, anche se in possesso del requisito, non hanno ottenuto subito il pass. Ecco il messaggio che hanno visualizzato.

Il Governo mette le mani avanti: “Per le vaccinazioni fino al 17 giugno Green Pass disponibile entro il 28 giugno”

Il Governo mette le mani avanti sulle criticità riscontrate dagli utenti e assicura: “Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno saranno rese disponibili entro il 28 giugno“. E poi fa sapere:
• “La piattaforma informatica nazionale dedicata al rilascio delle Certificazioni sarà progressivamente allineata con le nuove vaccinazioni.
•    I cittadini già dai prossimi giorni potranno ricevere notifiche via email o sms”. 


Aggiornamento delle ore 21:15. In questi minuti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM: la piattaforma Digital Green Certificate può iniziare da ora a rilasciare i green pass.

Il via dopo l’ok del premier

Dunque, il premier Mario Draghi ha firmato il DPCM che dà ufficialmente il via al certificato verde Covid.

Il DPCM (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) è stato varato di concerto con il Ministro della salute, il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il parere del Garante Privacy.

Green pass, le 7 modalità per averlo

Per acquisire la Certificazione verde COVID-19 sono stati previsti più canali, con o senza identità digitale, in piena autonomia o con un aiuto.

La Certificazione verde COVID-19, in Europa “EU Digital COVID Certificate”, è rilasciata in Italia dal Ministero della Salute in formato digitale e stampabile:

Tramite il sito Digital Green Certificate doc.gov.it

Con identità digitale

Dopo esserti autenticato con le tue credenziali SPID o CIE, puoi acquisire la Certificazione verde COVID–19

Richiedi tramite Spid e Cie

Con Tessera Sanitaria o documento di identità

Puoi ottenere la Certificazione verde COVID–19 senza utilizzare l’identità digitale (SPID o CIE).

Se possiedi la Tessera Sanitaria inserisci:

  • le ultime 8 cifre del numero identificativo della tua tessera sanitaria,
  • la data di scadenza della stessa,
  • uno dei codici univoci ricevuti con:
  • il tampone molecolare (CUN)
  • il tampone antigenico rapido (NRFE)
  • il certificato di guarigione (NUCG).

In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria.

Se non possiedi la Tessera Sanitaria, in quanto non sei iscritto al SSN, inserisci:

  • il tipo e numero di documento che hai fornito in sede di esecuzione del tampone o di emissione del certificato di guarigione
  • la data di scadenza della stessa,
  • uno dei codici univoci ricevuti con:
  • il tampone molecolare (CUN)
  • il tampone antigenico rapido (NRFE)
  • il certificato di guarigione (NUCG).

In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria.

Richiedi tramite Tessera Sanitaria o documento di identità

Tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico

Puoi acquisire la certificazione verde COVID-19 accedendo al tuo Fascicolo Sanitario Elettronico, con le modalità previste nella tua Regione di assistenza.

La Certificazione verde COVID-19 è messa a disposizione in formato scaricabile e stampabile (PDF)

Vai al sito del Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale: apre una nuova finestra

Tramite App

Immuni

Puoi acquisire la Certificazione verde COVID-19 utilizzando l’App Immuni attraverso l’apposita sezione “EU digital COVID certificate” visibile nella schermata iniziale della APP.

Per ottenere la Certificazione verde COVID-19 devi inserire:

  • le ultime 8 cifre del numero identificativo della tessera sanitaria,
  • la data di scadenza della stessa,
  • uno dei codici univoci ricevuti con:
  • il tampone molecolare (CUN)
  • il tampone antigenico rapido (NRFE)
  • il certificato di guarigione (NUCG).

In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria.

La Certificazione verde COVID–19 viene mostrata a video e il QR code salvato nel dispositivo mobile in modo che possa essere visualizzato e mostrato anche in modalità offline.

Su app IO

Sull’App IO  riceverai un messaggio ogni volta che sarà disponibile un certificato intestato a te.
Non dovrai richiederlo, né inserire codici o altri dati: è sufficiente aver fatto almeno una volta l’accesso all’app con SPID o CIE. Non appena aprirai il messaggio, IO scaricherà dalla piattaforma nazionale il QR code e i dati del tuo certificato, che potrai mostrare direttamente dal tuo dispositivo.

Con l’aiuto di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacie

Il medico e il farmacista, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, potranno recuperare la tua Certificazione verde COVID-19. Serviranno il tuo codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria che dovrai mostrare loro. La Certificazione verde COVID-19 ti sarà consegnata in formato cartaceo o digitale.

L’informativa privacy, l’aspetto non chiaro della “messa a disposizione, in forma aggregata”. A chi? E in forma anonima?

Leggendo l’informativa privacy della piattaforma nazionale per il rilascio del Green Pass c’è un aspetto non chiaro: “I dati trattati dalla piattaforma nazionale-DGC potranno essere messi a disposizione, in forma aggregata, per il monitoraggio del raggiungimento delle finalità normativamente previste per il servizio e per la diffusione delle informazioni rilevanti a fini di trasparenza”.

A chi vengono comunicati i dati? E non è sufficiente comunicare ‘in forma aggregata’, sono anche anonimizzati? Abbiamo chiesto un commento in merito ad Alessandro Del Ninno, avvocato specializzato in data protection e Ict.

Informativa Privacy del Green Pass, Alessandro Del Ninno: “Ecco cosa non è conforme e perché”


“La formulazione della parte dell’informativa sui trattamenti svolti mediante la Piattaforma Nazionale e rappresentati da  – come si legge – ‘messa a disposizione dei dati’ e ‘trasmissione e diffusione delle informazioni’ (tra l’altro: potenzialmente anche sanitarie) appare non conforme sotto più di un profilo”, ci dice Del Ninno.

“In primo luogo”, aggiunge: “la chiarezza e la comprensibilità richiesta dall’art. 12 GDPR. Cosa significa, infatti,monitoraggio del raggiungimento delle finalità normativamente previste e diffusione di informazioni rilevanti a fini di trasparenza‘? Una formulazione generica, ambigua e davvero poco chiara”.

“Se poi si deve stare al wording utilizzato, si parla di ‘Trasmissione e diffusione dei dati’ (cfr. Par. 5 dell’Informativa) e di messa a disposizione e diffusione di dati aggregati ma non anonimi o anonimizzati, dunque personali (o per lo meno: personali/pseudonimi). Va ricordato che se i dati comunicati o diffusi – pur aggregati – non sono anonimi (che significa: impossibilità assoluta di effettuare un reverse engineering dalla massa aggregata per risalire alla identificazione o identificabilità degli interessati) e sono rappresentati da informazioni sanitarie, ai sensi dell’art. 2-septies, comma 8, del Codice della privacy (richiamato anche dall’art. 2-sexies, che è una delle basi giuridiche del trattamento dichiarate dal Governo) vi è un divieto assoluto di diffusione. Insomma”, conclude l’avv. Alessandro Del Ninno, “sarebbe meglio chiarire, specificando anche ai sensi dell’art. 2-sexies del Codice privacy lee misure appropriate e specifiche per tutelare i diritti fondamentali e gli interessi dell’interessato”.

Green pass per andare in quali Paesi?

Draghi, con solo due giorni di ritardo dalla sua promessa, è riuscito a rendere il green pass disponibile in Italia prima dell’entrata in vigore di quello europeo, che scatterà dal primo luglio. Il certificato verde Covid italiano è interoperabile con quello europeo. Il green pass ‘nazionale’ è già realtà in 15 Paesi dell’Unione Europea. Dal primo luglio, grazie al green pass si potrà viaggiare nei Paesi dell’Ue ed anche in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, perché hanno aderito all’iniziativa del digital green certificate.

E chi proviene da Paesi extra Ue?

E chi proviene da Paesi extra Ue? Qui tutti i dettagli decisi dal Parlamento europeo

In ogni caso per aiutare i cittadini sarà attivato sia un sito web della piattaforma dei green pass con informazioni e Faq, oltre che il numero 1500 del ministero della Salute e il call center di Immuni (800.91.24.91).

Green pass, chi potrà verificarlo solo con l’app VerificaC19?

Il Green Pass potrà essere verificato esclusivamente attraverso l’App VerificaC19, individuata dal Ministero della Salute.

  • La persona mostra il relativo QR Code (in formato digitale oppure cartaceo).
  • VerificaC19 legge il QR Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato.
  • L’App poi mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità della Certificazione nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario.

L’interessato, su richiesta del verificatore, esibisce un proprio documento di identità in corso di validità ai fini della verifica di corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dall’App.

Supporto e assistenza

  • Per assistenza tecnica chiama il Call center 800 91 24 91 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20) o scrivi a cittadini@dgc.gov.it
  • Per informazioni su aspetti sanitari puoi chiamare il numero di pubblica utilità 1500 (attivo tutti i giorni 24 ore su 24).

Il green pass in formato digitale

Ecco un esempio di versione digitale. Puoi mostrare all’operatore che deve verificare la validità del certificato il QR Code direttamente dal tuo smartphone.

Immagine di esempio del certificato digitale con l'APP Immuni

Il green pass cartaceo

Ecco un esempio di versione stampabile. Ricorda di mostrare all’operatore che deve verificare la validità del certificato il QR Code. Per la verifica non è necessario mostrare i dettagli.

Immagine del certificato cartaceo

Come piegare la versione cartacea

La versione cartacea si può piegare in quattro secondo le modalità indicate nello stesso certificato in modo da mostrare in “copertina” esclusivamente il QR Code e mantenere riservati gli altri dati.

Immagine della sequenza di istruzioni per la piegatura

Modalità di piegatura