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Al via COP30: Tajani “La green economy è un’opportunità, non un vincolo”

Ministro Esteri Antonio Tajani

La trentesima Conferenza delle Parti ha preso ufficialmente il via. I leader mondiali riuniti da ieri a Belém, in Brasile, hanno infatti iniziato a tracciare il bilancio di dieci anni dall’accordo di Parigi, e di vent’anni da quello di Kyoto, due pietre miliari della lotta globale al cambiamento climatico. Il vertice dei leader e Capi di Stato, rappresentato per l’Italia da Antonio Tajani, anticipa le trattative vere e proprie, che entreranno invece nel vivo lunedi 10 novembre e che dovrebbero, si auspica, portare ad un nuovo ambizioso accordo. 

La COP della verità

Il padrone di casa, Luiz Inacio Lula da Silva, nel discorso di apertura con cui ha accolto formalmente i leader dei diversi Paesi, ha parlato di “Cop della verità”, augurando a tutti i presenti un summit caratterizzato da meno parole e più impegni concreti.

Forze estremiste sono impegnate nella fabbricazione di menzogne per ottenere vantaggi elettorali a danno dell’ambiente“,

ha ammonito il leader brasiliano rivolgendosi all’ampia tavola rotonda dei Paesi del G20, in cui restano vuote le sedie dei Presidenti Donald Trump e Xi Jinping.

La delegazione europea a COP30

Un’assenza colmata, in parte, dell’Unione Europea, la cui delegazione è composta dal presidente del Consiglio europeo António Costa, dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dalla presidenza danese del Consiglio. 

Forte dell’accordo appena raggiunto, dopo mesi di negoziazione, sugli obiettivi climatici UE al 2035 e al 2040, richiesti proprio in occasione della Conferenza, la Presidente della Commissione ha assicurato:

Faremo di tutto perché questa Cop sia un successo

Tajani “Ispirati da San Francesco, lasciamo le persone al centro”

La green economy non deve essere un problema, ma una grande opportunità” ha affermato il Ministro degli esteri Tajani durante il proprio intervento, rinnovando la linea del Governo italiano sostenuta anche dall’Unione Europea, come emerso dalle ultime riunioni del gruppo dei 27.  

Secondo tali principi, le politiche ambientali non devono rappresentare un vincolo, bensì una leva di progresso e libertà, un motore per investimenti, crescita e innovazione tecnologica. Richiamandosi alla figura di San Francesco d’Assisi, di cui quest’anno ricorre l’ottocentenario dalla morte, Tajani ha ricordato che “l’uomo è al centro della tutela della natura” e che solo salute e prosperità possono rendere le comunità meno vulnerabili ai cambiamenti climatici.

Tajani si è, quindi, soffermato sulla questione sociale, spiegando che l’Italia promuove una transizione energetica equa e neutrale.

Le fonti rinnovabili coprono ormai il 50% della produzione elettrica italiana, e per la prima volta eguagliano il contributo dei combustibili fossili.

Ma questo non basta.

Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie disponibili, includendo il nucleare di nuova generazione, l’idrogeno verde e i biocarburanti” ha scandito il Ministro.

Proprio in tema di biocarburanti, Tajani ha annunciato l’iniziativa presentata dal Bel paese insieme a Brasile e Giappone, volta a quadruplicare la produzione di carburanti sostenibili entro il 2035, invitando tutti gli altri Paesi ad aderire. 

Fondazione Marevivo: “A Belém si lavori per salvare il polmone blu del pianeta”

Il mare è il nostro migliore alleato contro il caos climatico, ma lo stiamo portando al collasso. Le decisioni della COP30 devono riflettere questa realtà. Proteggere gli oceani è una misura di adattamento e mitigazione climatica tra le più efficaci, se non la più efficace, che abbiamo a disposizione – spiega Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo.Dobbiamo agire subito per proteggere almeno il 30% degli oceani entro il 2030, come richiesto dalla comunità scientifica e dagli accordi internazionali. Servono impegni specifici e misurabili per la protezione degli ecosistemi marini e costieri – continua Giugni. – Difendere le ‘foreste blu’ di mangrovie e le praterie sottomarine come strumento di mitigazione del carbonio; investire in programmi di osservazione degli oceani per comprendere appieno l’accelerazione dei cambiamenti e sviluppare strategie di adattamento efficaci; affrontare congiuntamente cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento – in particolare, da plastica – che minacciano la salute degli oceani e la loro funzione climatica”.

Italia innovatore in tecnologie spaziali applicabili nella transizione

Dopo un passaggio sui nuovi provvedimenti adottati per promuovere l’economia circolare, migliorare la gestione del ciclo di vita delle batterie e la gestione sostenibile dei rifiuti, il Titolare della Farnesina ha elogiato il ruolo dell’Italia come fornitore di nuove tecnologie spaziali, utilizzate per promuovere un’agricoltura sostenibile con un minore impiego di acqua e pesticidi.

Siamo inoltre in prima linea nell’uso innovativo della meteorologia, grazie al servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare, un’eccellenza italiana al servizio dei nostri partner internazionali.

Penso anche all’applicazione, in agricoltura, delle tecnologie di evoluzione assistita, e alle competenze italiane nella gestione efficiente delle risorse idriche, a beneficio della produzione agricola e dello sviluppo tecnologico dell’intero sistema agroalimentare.

L’acqua è vita, è essenziale per il benessere delle persone, e la sua gestione responsabile è cruciale per la sostenibilità del pianeta” ha continuato.

Tajani ha concluso annunciando che Roma ospiterà, nell’ottobre del prossimo anno, il primo Forum Euro-Mediterraneo sull’Acqua, nonchè la riunione dei ministri degli Esteri e dell’Ambiente dell’Unione per il Mediterraneo, dedicata proprio al tema dell’acqua.

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