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Airbnb diventa un’agenzia di viaggi. Che ne pensano le guide turistiche?

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La piattaforma per l’affitto online di alloggi lancia il nuovo servizio Airbnb Trips per l’offerta di ‘esperienze’ e pacchetti completi di viaggio.

Non bastava l’affitto online di alloggi a basso costo, che tante polemiche ha sollevato con accuse di concorrenza sleale ed evasione fiscale da parte di alberghi (Federalberghi) e bed & breakfast regolari, ora Airbnb vuole allargarsi ancora nel settore vacanze e trasformarsi in un’agenzia di viaggi a 360°. La piattaforma nata a San Francisco vuole aggredire il settore turistico andando oltre il semplice servizio di affitto diretto online di alloggi e per farlo lancia il nuovo servizio Airbnb Trips in 12 città pilota, fra cui anche Firenze oltre a New York, Parigi, San Francisco e Tokyo. Si tratta di un nuovo servizio per offrire ai clienti vere e proprie ‘esperienze’ complete di viaggio, pacchetti completi.

La prima versione della nuova piattaforma comprende Case, Esperienze e Luoghi ma si aggiungeranno le sezioni Voli e Servizi.

In sostanza, gli host potranno offrire, accanto all’alloggio, servizi aggiuntivi e completi di guida turistica come ad esempio la visita delle cantine del Chianti.

Chissà cosa ne pensano le guide turistiche abilitate, già alle prese con il fenomeno degli abusivi che pullulano intorno ai nostri monumenti, a Roma basta fare un giro al Colosseo per vedere come vanno le cose fra guide abusive (soprattutto stranieri) all’assalto dei turisti. Secondo recenti stime, il 33% dei “ciceroni” in circolazione nella Capitale non è abilitato, si tratta di circa 1500 persone che significa che praticamente uno su tre è illegale. E ora ci saranno anche gli host di Airbnb ad ingrossare le fila?

Ma tant’è, basterà un selfie per garantire l’identità.

Host e ospiti saranno tenuti a fornire la scansione di un documento ufficiale d’identità e un semplice selfie. Una volta autenticata l’identità, documento e selfie saranno esaminati per verificare che esista una corrispondenza tra le foto. Un processo di autenticazione che rafforzerà la community Airbnb e, sottolinea Airbnb, riafferma il suo impegno costante nei confronti di autenticità, sicurezza e affidabilità. Questo nuovo processo di identificazione è richiesto per tutti gli utenti delle Esperienze e se ne sta studiando l’applicazione alle prenotazioni di alloggi.

Intanto resta in stand by la norma ribattezzata “Airbnb” che prevede la stretta sugli affitti di breve durata. Il governo ha provato a bloccare la misura, ma la commissione Bilancio della Camera ad accantonare l’emendamento alla manovra, che aveva ricevuto un prima via libera dalla commissione Finanze, che prevede che il canone relativo agli affitti di breve periodo, come quelli offerti sul noto portale web, fosse assoggettato alla cedolare secca automatica con un’aliquota del 21%. La proposta di modifica imporrebbe all’intermediario il pagamento dell’imposta in nome e per conto di chi usufruisce del contratto di affitto. La misura istituisce anche il Registro nazionale delle attività extralberghiere non imprenditoriali. Il primo stop era arrivato dal premier Renzi, perché non vuole che la manovra contenga alcun aumento di tasse.