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AI, Trump licenzia 200 specialisti (l’ha deciso il DOGE di Musk). Si indebolisce la capacità del Paese di innovare

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Il Presidente Trump allontana più di 200 esperti di intelligenza artificiale assunti dal Governo americano per promuovere l’adozione delle tecnologie più avanzate a livello di agenzie federali. Lo zampino del DOGE di Musk. A rischio la capacità pubblica di innovare negli USA.

L’amministrazione Trump allontana oltre 200 specialisti AI, sempre più incerto il futuro dell’intelligenza artificiale made in US

Negli ultimi mesi, il presidente Donald Trump ha intrapreso numerose iniziative per posizionare gli Stati Uniti come leader globale nell’ambito dell’intelligenza artificiale(AI). Già a gennaio, Trump aveva firmato un ordine esecutivo con l’obiettivo dichiarato di assicurare la “dominanza” americana nel campo dell’AI, seguito ad aprile da una direttiva rivolta a tutte le agenzie federali per reclutare personale esperto in tecnologie avanzate.

Recentemente, un ulteriore ordine esecutivo è stato firmato con l’intento di integrare l’intelligenza artificiale nelle scuole americane, a sottolineare ulteriormente l’interesse strategico dell’amministrazione verso questa tecnologia emergente.

Tuttavia, questi sforzi sono stati minati da decisioni controverse che hanno comportato la perdita di numerosi esperti. Molti dei talenti reclutati durante la precedente amministrazione Biden, nell’ambito del progetto “National AI Talent Surge“, sono stati rapidamente licenziati o hanno lasciato volontariamente il governo dopo l’insediamento della nuova amministrazione Trump.

La perdita di oltre 200 specialisti AI, attivamente coinvolti in progetti cruciali come la riduzione dei tempi di attesa per la previdenza sociale, la semplificazione della dichiarazione dei redditi e l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria ai veterani, rappresenta un significativo spreco di risorse federali.

Licenziamenti effettati dal DOGE guidato da Elon Musk

Secondo quanto riportato da ex funzionari governativi intervistati dal Time, molti dei licenziamenti sono avvenuti sotto la direzione del Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE), guidato dall’imprenditore Elon Musk.

Questo dipartimento ha effettuato un ampio taglio di personale tecnologico, eliminando centinaia di posizioni in ruoli cruciali per lo sviluppo digitale e l’implementazione di soluzioni AI in diverse agenzie federali. L’ufficio tecnologico denominato “18F“, responsabile di importanti progetti come il programma IRS Direct File per la dichiarazione gratuita delle tasse, è stato completamente cancellato.

Questa serie di decisioni ha creato un’atmosfera di instabilità e incertezza, rendendo difficile il reclutamento di nuovi specialisti qualificati nel settore pubblico. Deirdre Mulligan, ex direttrice del National Artificial Intelligence Initiative Office, ha sottolineato che tali azioni non solo privano il governo del talento necessario per l’innovazione tecnologica, ma scoraggiano anche futuri candidati dall’intraprendere carriere pubbliche, visto il clima lavorativo instabile creatosi.

Angelica Quirarte, esperta recruiter di talenti tecnologici assunta durante l’amministrazione Biden, ha confermato le difficoltà future che attendono il governo nel reclutare nuovi esperti in AI. Quirarte stessa ha deciso di lasciare il proprio ruolo dopo appena 23 giorni nell’amministrazione Trump, descrivendo un ambiente caratterizzato da paura e mancanza di fiducia reciproca, condizioni che ostacolano fortemente l’attuazione di politiche efficaci e l’innovazione tecnologica.

Le decisioni di Trump stanno indebolendo al capacità di innovare degli Stati Uniti

Se da un lato le dichiarazioni ufficiali mostrano una chiara intenzione di accelerare sull’intelligenza artificiale, dall’altro le decisioni operative recenti rischiano di compromettere seriamente le capacità americane di guidare questo settore cruciale per il futuro.

La perdita di talenti potrebbe costringere le agenzie federali a ricorrere a consulenze esterne molto più costose e meno integrate nel tessuto istituzionale, con implicazioni negative sull’efficienza e sulla qualità delle innovazioni tecnologiche negli Stati Uniti.

La mancanza di personale qualificato in grado di sviluppare soluzioni innovative per il governo potrebbe tradursi in minore efficienza e in una riduzione della capacità di rispondere rapidamente a esigenze sociali complesse (sanità, sicurezza, previdenza, ecc.).
L’indebolimento del Governo federale americano (a vantaggio dei privati) non farà altro che indebolire la capacità degli Stati Uniti di competere in settori chiave dell’economia globale e di guidare l’innovazione globale, favorendo anzi altri Paesi diretti competitor, come ovviamente la Cina.

Trump giù nei sondaggi

Trump ha raggiunto i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca, firmando 137 ordini esecutivi in totale. Un primato nella storia degli Stati Uniti, che non sembra aver conquistato gli americani. Secondo il nuovo sondaggio della CNN, il Presidente Trump è al minimo storico nei sondaggi, cresce tra la popolazione la paura per il futuro e soprattutto per un’imminente recessione economica.

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