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AI, gli Stati Uniti vogliono tracciare i chip. Nuova stretta anti Cina

Gli Stati Uniti stanno valutando l’introduzione di sistemi di localizzazione avanzati nei chip destinati all’intelligenza artificiale. L’obiettivo? Rendere più difficile per la Cina aggirare i controlli sulle esportazioni di semiconduttori prodotti da aziende americane come Nvidia.

Una strategia geopolitica

Dopo l’annuncio di nuovi dazi sui chip importati, Donald Trump torna a puntare il dito sulla filiera globale dei semiconduttori. Stavolta, però, l’obiettivo è diverso: rafforzare il controllo sulle esportazioni statunitensi di tecnologie avanzate, in particolare verso la Cina. E sul tavolo spunta anche l’ipotesi di inserire funzionalità di tracciamento fisico direttamente all’interno dei chip AI.

A rivelarlo secondo quanto riporta Bloomberg è Michael Kratsios, tra i principali architetti del nuovo piano d’azione sull’AI promosso da Donald Trump. L’ex Chief Technology Officer della Casa Bianca ha spiegato che l’amministrazione sta considerando modifiche sia software che hardware ai chip, così da renderne più semplice il tracciamento fisico, anche dopo la vendita.

La misura farebbe parte di una strategia più ampia per evitare che tecnologie sensibili finiscano nelle mani sbagliate. In altre parole: fermare il contrabbando hi-tech e mantenere la supremazia americana sul fronte dell’intelligenza artificiale e della potenza di calcolo.

La reazione di Pechino non si è fatta attendere. Il governo cinese ha convocato i vertici di Nvidia per discutere la questione e ha criticato duramente l’iniziativa, parlando di una mossa che minaccia la privacy, limita la competitività del settore tecnologico cinese e ostacola la crescita di aziende emergenti come DeepSeek.

Meno tracciamento in cambio di terre rare

Oltre al tracciamento, il piano USA prevede anche la creazione di canali preferenziali per l’esportazione di tecnologie AI verso Paesi alleati. L’idea è quella di finanziare l’adozione di infrastrutture americane nei mercati strategici, rafforzando così le reti tecnologiche occidentali.

Allo stesso tempo, Washington continua a tenere un pugno duro sulle vendite di chip avanzati, anche se nelle ultime settimane ha promesso un parziale allentamento delle restrizioni sull’H20 (uno dei chip AI più richiesti), in cambio di forniture cinesi di terre rare.

Al momento, il progetto di “chip tracciabili” non è stato formalmente discusso né con Nvidia né con AMD, ma si profila come un nuovo terreno di scontro tra le due superpotenze. Sullo sfondo, si riaccende il dibattito globale su sorveglianza, privacy e libertà di commercio, in un contesto in cui la tecnologia è sempre più anche una questione geopolitica.

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