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AI e cloud per le Tlc, un mercato globale da 32 miliardi di dollari entro il 2034

AI e cloud computing per le telecomunicazioni, il Report

La combinazione di soluzioni di intelligenza artificiale (AI) e cloud computing consente agli operatori di telecomunicazioni di migliorare le efficienze operative all’interno delle loro reti, automatizzare i servizi del cliente e creare nuovi servizi avanzati.

Il mercato di riferimento ha raggiunto nel 2024 il valore di 4,8 miliardi di dollari, ma secondo le stime contenute nel report di Global Market Insight entro il 2034 potrebbe arrivare a valere 32,7 miliardi di dollari, con un tasso di crescita medio annuo del 21,7% per il periodo di tempo considerato (2025-2034).

Una crescita sostenuta dalla domanda di connettività rapida e accurata, dall’aumento dell’uso di dispositivi intelligenti e dal lancio di 5G, tutte applicazioni guida basate su AI e cloud.

Tecnologie diverse, ma sempre più integrate, che stanno riscrivendo i processi industriali e operativi dei grandi operatori di telecomunicazioni. In questo nuovo scenario, le reti diventano intelligenti, capaci di apprendere dai dati e di adattarsi in tempo reale.

L’AI permette di prevedere i guasti, ottimizzare la gestione della banda, automatizzare il servizio clienti e persino rilevare e prevedere cyberattacchi. Il cloud, dal canto suo, offre la flessibilità e la scalabilità necessarie per gestire infrastrutture sempre più complesse e distribuite. Il 5G, infine, rappresenta il catalizzatore tecnologico, il fattore abilitante, che consente a tutto questo di avvenire con velocità e affidabilità senza precedenti.

La spinta negli USA, in Europa e India

La politica gioca un ruolo chiave. Negli Stati Uniti, ad esempio, la Federal Communications Commission (FCC) ha identificato l’intelligenza artificiale come una leva cruciale per migliorare la gestione dello spettro e delle reti.

Anche l’Europa si muove nella stessa direzione, attraverso la strategia digitale della Commissione europea, che promuove l’adozione di tecnologie emergenti tra gli Stati membri.

L’India, da parte sua, ha investito con decisione nel potenziamento della propria infrastruttura digitale, grazie a programmi come Digital India e BharatNet, e sostiene la ricerca sull’intelligenza artificiale attraverso fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Elettronica e delle Tecnologie Informatiche.

Il contesto globale, tuttavia, non è privo di ostacoli e sfide rilevanti. Le politiche commerciali protezionistiche dell’amministrazione statunitense, che ha imposto dazi su hardware e software tecnologici importati, stanno mettendo sotto pressione gli operatori più piccoli.
Molte delle componenti essenziali per l’AI – come GPU e server ad alte prestazioni – provengono da Asia ed Europa. Il rincaro dei prezzi potrebbe rallentare la trasformazione digitale in mercati chiave come Regno Unito, Germania e India, costringendo molte aziende a ridurre o rinviare gli investimenti.

Le tecnologie più utilizzate

Nonostante ciò, il mercato continua a crescere, sostenuto dalla domanda di soluzioni capaci di migliorare l’efficienza operativa e la qualità del servizio. I segmenti più promettenti sono quelli legati alle soluzioni software – che da sole rappresentano oggi il 59% del mercato – e all’adozione nelle grandi imprese, che nel 2024 hanno contribuito con 3,1 miliardi di dollari al totale.

Le tecnologie più utilizzate includono il machine learning, i big data, il deep learning e il natural language processing. In particolare, l’analisi predittiva offerta dal machine learning consente agli operatori di anticipare i picchi di traffico, migliorare la manutenzione delle reti e personalizzare i servizi per i clienti.

A livello geografico, gli Stati Uniti detengono la leadership con una quota del 23% del mercato globale, grazie alla spinta di colossi come Verizon, AT&T e T-Mobile, e al contributo delle grandi piattaforme cloud come Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud.

In Europa, la Germania si sta affermando come leader regionale, forte del suo impegno nell’Industria 4.0 e del sostegno del governo federale, che ha stanziato 3,6 miliardi di dollari per progetti di AI e cloud tra il 2022 e il 2025.

Anche l’India si distingue per crescita e dinamismo: con oltre 1,2 miliardi di abbonati alla telefonia, il secondo mercato mondiale è al centro di una trasformazione radicale, spinta dal rollout del 5G e dall’integrazione di soluzioni AI per la gestione della rete e l’assistenza clienti.

Big Tech, opportunità e rischi

Tra le aziende protagoniste di questo scenario troviamo i soliti giganti tecnologici, tra cui AWS, Alphabet (Google), IBM, Microsoft, Oracle, Salesforce, SAP, Nvidia, Tencent e Atos.
Queste società, che da sole controllano circa il 35% del mercato, stanno investendo in nuove soluzioni, stringendo alleanze strategiche e portando avanti acquisizioni mirate per rafforzare la propria posizione.

Gli esempi più recenti parlano chiaro: Dialpad, leader nelle comunicazioni AI, è entrata nel Google Cloud Marketplace nell’aprile 2025; Tata Communications ha lanciato “Vayu”, una piattaforma cloud basata su AI; mentre Deutsche Telekom ha avviato una collaborazione con Google Cloud per sviluppare reti autonome capaci di autoripararsi.

Il mondo delle telecomunicazioni sta dunque entrando in una nuova era, dove le reti non sono più semplici infrastrutture passive, ma entità intelligenti, adattive, capaci di interagire in tempo reale con utenti e dispositivi. Un cambiamento notevole, che forse sfugge all’opinione pubblica, ma non al mondo delle imprese, che teme il crearsi qui in Europa di nuovi oligopoli e grandi concentrazioni finanziarie. Un cambiamento di cui la politica dovrebbe occuparsi di più e regolare, ma senza soffocare.

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