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AI, dalla Cina 50 dei primi 100 scienziati al mondo (e altri 10 lavorano negli USA)

Dove si trovano i migliori studiosi, ricercatori e scienziati AI al mondo? Il Report

Quando si parla di intelligenza artificiale (AI) si pensa a tutto, tranne a coloro che hanno effettivamente progettato e sviluppato algoritmi, modelli matematici e sistemi computazionali. Eppure questi esperti, questi scienziati e ricercatori a volte attivi in più campi del sapere sono i veri protagonisti di questa nuova fase storica della trasformazione digitale.

Secondo il “Global Artificial Intelligence Research Situation Report (2015-2024)”, realizzato dallo United Nations Industrial Development Organization Investment and Technology Promotion Office (UNIDO ITPO) e dalla tech company cinese Dongbi Data, il 57% dei più importanti studiosi di AI al mondo si trova tra Stati Uniti e Cina.

Lo studio si riferisce a 200 mila studiosi di 3.847 istituti di ricerca, in 175 Paesi al mondo, e a 97 mila articoli di ricercatori pubblicati sul tema AI.

Un dataset imponente, da cui è emerso che il 31,1% di questi vive negli Stati Uniti (circa 63.000) e il 26,5% in Cina (oltre 53.000). Solo il 18% circa del totale proviene da Paesi dell’Unione europea.

I cervelli migliori vengono principalmente dalla Cina

Il grande Paese asiatico, però, sta mostrando da tempo segnali di costante e decisa crescita in questo settore così strategico e altamente competitivo su cui tutto il mondo è chiamato a misurarsi.

Stando ai dati della ricerca riportati dall’agenzia di Stato Xinhua, la metà dei primi 100 studiosi di questa lista è cinese, mentre altri 10 circa vive negli Stati Uniti ed è di origine cinese.

Il numero di ricercatori AI cinesi, inoltre, è aumentato da meno di 10 mila nel 2015 a oltre 52 mila a fine 2024, con un tasso di crescita annuo del 28,7%.

Per quel che riguarda gli articoli specializzati per la ricerca e l’innovazione dell’AI, l’Accademia cinese delle scienze ha superate molte altre rinomate istituzioni globali con 585 articoli di massimo livello, si legge nell’articolo.

Centri di ricerca pubblici e privati dell’AI

Di questi studi, 3.453 sono stati pubblicati dall’Accademia Cinese delle Scienze, 2.667 dall’Università Tsinghua e 2.123 dall’Università di Pechino.

Poi ci sono i centri di ricerca privati, quelli finanziati dai giganti tecnologici nazionali: i team di ricerca e sviluppo di Tencent, Alibaba e altre società tecnologiche hanno superato quelli di alcune delle università più popolari e attive in ricerca, innovazione e sviluppo, rispettivamente con 992 e 633 persone.

Gli Stati Uniti, però rimangono per il momento ancora leader mondiali in questo contesto, con oltre 63.000 talenti, di cui 2.385 provenienti dalla Stanford University e 2.191 dal Massachusetts Institute of Technology, formando un doppio motore tra università e imprese, di cui 2.569 provenienti da Google e 2.461 da Microsoft.

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