La Commission Ue sta cominciando a testare la sua app di age verification. L’obiettivo è rendere più difficile per i minorenni l’accesso a siti porno online, secondo quanto riferito da Euractiv.
Da almeno vent’anni piattaforme online e governi stanno cercando un modo per verificare con certezza l’età degli utenti, tramite autodichiarazioni o controlli della carta di credito o della carta d’identità online, per esempio. Ma ora sembra che finalmente si sia arrivati ad una soluzione condivisa e valida nella Ue.
App Ue in via di sviluppo da diversi anni
Un’app di verifica dell’età a livello UE è in fase di sviluppo da diversi anni, nell’ambito di un più ampio impegno dell’Unione per proteggere i minori dai contenuti dannosi online, ma una versione beta sarà avviata il mese prossimo.
I partecipanti alla sperimentazione acquisiranno “un’esperienza diretta nell’integrazione della soluzione di verifica dell’età nei servizi online dal punto di vista tecnico”, ha aggiunto la Commissione nella sua presentazione alle aziende tecnologiche, alle associazioni e alla società civile del 3 aprile.
Questa app white-label può essere implementata dagli Stati membri e mira a rafforzare la protezione dei minori, riducendo al minimo l’uso improprio dei dati personali, ha spiegato la Commissione durante la presentazione.
DSA, allo studio linee guida per proteggere i minori online
La verifica dell’età è solo un tassello del puzzle negli sforzi della Commissione per proteggere i minori online. Nell’ambito del Digital Services Act (DSA) dell’UE, la Commissione sta finalizzando le linee guida che si applicheranno a tutte le piattaforme online dell’UE e che dovrebbero essere in vigore entro l’estate. Le linee guida copriranno più di una dozzina di capitoli sulle misure che le piattaforme possono adottare per proteggere i minori online, tra cui la verifica dell’età, come ha spiegato un alto funzionario della Commissione durante un evento a Bruxelles il mese scorso.
Esistono già diverse soluzioni. Tuttavia, gli Stati membri hanno iniziato a implementare metodi di verifica dell’età per ridurre al minimo l’esposizione dei minori a contenuti dannosi online.
Francia, accesso bloccato ai siti porno per gli under 18
La Francia imporrà presto controlli dell’età per gli utenti di piattaforme pornografiche e bloccherà l’accesso ai minori di 18 anni, in base a una nuova legge entrata in vigore la scorsa settimana. Le autorità dovrebbero utilizzare sistemi di verifica “in doppio cieco”, che consentirebbero agli utenti di confermare la propria età senza rivelare la propria identità.
KidsWallet in Grecia
La Grecia ha introdotto la sua soluzione di verifica dell’età, chiamata KidsWallet, che il governo prevede di implementare a livello nazionale nel prossimo futuro. I funzionari sperano che il sistema contribuisca a contrastare la dipendenza da Internet tra i minori, consentendo il controllo parentale (parental control) e impostando limiti di tempo per le app.
Le piattaforme online hanno sostenuto che l’adozione di diverse soluzioni di verifica dell’età nei diversi Stati membri dell’UE sarebbe inutilmente complicata e costosa. L’associazione tecnologica DOT Europe ha dichiarato a Euractiv che il crescente mosaico di proposte di verifica nazionale rischia di creare una frammentazione normativa. Meta sostiene da tempo una soluzione unica per la verifica dell’età, suggerendo che dovrebbe essere implementata a livello di sistema operativo (SO) o app store.
L’app white-label mira a colmare il divario tra oggi e i portafogli di identità digitale, previsti entro la fine del 2026. Entro quella data, gli Stati membri dovrebbero fornire ai cittadini almeno una forma di portafoglio di identità digitale. Questi portafogli dovrebbero consentire ai cittadini di condividere informazioni selettive, come la loro età, con piattaforme di terze parti.
L’app sarà compatibile con i futuri portafogli digitali, ha affermato la Commissione nella sua presentazione.
App white-label: gli utenti attiverebbero l’app caricando una foto del proprio documento d’identità e un selfie, oppure tramite una terza parte di fiducia, come una banca.
L’app genererebbe quindi un’attestazione elettronica che conferma che l’utente ha più di 18 anni. Quando gli viene richiesto di verificare la propria età su una piattaforma di social media, l’utente potrebbe richiedere all’app di rilasciare la prova, senza condividere altri dati personali. Pochi giorni prima della presentazione, la Commissione ha inoltre fornito una soluzione per la verifica dell’età, corredata di specifiche tecniche.