violazione decreto dignità

Agcom sanziona Meta per non aver rispettato il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo

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Dall'indagine è emerso che la società consente a tutti i propri clienti business che intendono rivolgersi al pubblico italiano di promuovere pubblicità del gioco d'azzardo, vietata dal decreto Dignità, anche attraverso la “targetizzazione” delle inserzioni pubblicitarie.

Meta è stata multata da Agcom con 750mila euro per la violazione su Facebook del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. La norma, introdotta dal cosiddetto “decreto Dignità” (art. 9 D.L. n. 87/218) prevede il divieto su qualunque mezzo compreso i social media. La delibera è stata adottata all’unanimità dal Consiglio dell’Autorità.

Tra le motivazioni a fondamento della sanzione, l’Agcom sottolinea, in particolare, che Meta è responsabile per non aver previsto nelle proprie condizioni generali, destinate al mercato italiano e relative alla promozione di beni e servizi a pagamento, alcuna restrizione in relazione alla pubblicità di giochi con vincite in denaro. 

Meta consente a tutti i clienti business la pubblicità del gioco d’azzardo

Nello specifico, è emerso che la società consente a tutti i propri clienti business che intendono rivolgersi al pubblico italiano di promuovere tali contenuti, anche attraverso la “targetizzazione” delle inserzioni pubblicitarie.

Oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria, l’Autorità ha altresì imposto a Meta di impedire a ciascun autore delle sponsorizzazioni oggetto del provvedimento la diffusione e il caricamento di analoghi contenuti violativi (c.d. notice & stay down), in linea con le più recenti pronunce della Corte di giustizia dell’Unione europea.

La replica di Meta

“Pur avendo collaborato pienamente con l’autorità su questo tema, non siamo d’accordo con la decisione presa dall’AgCom e sulla multa imposta. Stiamo valutando le opzioni a nostra disposizione”, ha dichiarato Meta.

A luglio scorso la sanzione, per lo stesso motivo, è toccata a Google.