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Agcom fissa le nuove tariffe di accesso alla rete Telecom Italia

Agcom

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Angelo M. Cardani ha approvato, relatori Antonio Nicita e Antonio Preto, lo schema di delibera di analisi dei mercati dell’accesso all’ingrosso alle rete fissa di Telecom Italia, valido per il periodo 2014-2017.

Lo scrive Agcom in una nota, aggiungendo che con questa decisione, AGCOM ha definito regole e prezzi per l’accesso alla rete di Telecom Italia in rame e fibra da parte degli operatori concorrenti, uniformi su tutto il territorio nazionale, dando così certezza al mercato e creando le condizioni per nuovi investimenti nelle reti NGA.

Il canone mensile per l’accesso in unbundling subisce una lieve diminuzione, e passa dagli attuali 8,69 euro a 8,61 euro per le annualità 2015-2017.

Le principali regole riguardano:

  1. a) l’accesso disaggregato alle linee in rame da centrale locale (unbundling) o dal cabinet stradale (sub-loop unbundling), in continuità con l’attuale quadro regolamentare;
  2. b) la fornitura disaggregata dei servizi di manutenzione e attivazione delle linee in unbundling e sub-loop unbundling;
  3. c) nuove misure sulla non discriminazione, tese a ridurre le differenze nella fornitura e nella qualità dei servizi di accesso tra le divisioni interne di Telecom e gli operatori concorrenti;
  4. d) semplificazione amministrativa tramite l’armonizzazione del sistema degli SLA e delle penali tra i vari servizi di accesso, la maggiore efficienza nei procedimenti di approvazione delle offerte di riferimento di Telecom;
  5. e) penali più stringenti, in capo a Telecom Italia, in caso di ritardo nella fornitura dei servizi di accesso e nella riparazione dei guasti;
  6. f) chiare regole per l’uso del vectoring, in modalità MOV (Multi-Operator Vectoring), nel caso di accesso al cabinet;
  7. g) nuove misure per incentivare l’apertura, in unbundling, di centrali di minori dimensioni;
  8. h) chiare regole nel caso di switch-off, da parte di Telecom, delle centrali aperte all’unbundling, con agevolazioni per il passaggio alla fibra da parte degli operatori già co-locati.

Riguardo agli obblighi b) e c) Telecom dovrà formulare, entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera finale, una proposta di implementazione che sarà sottoposta all’Autorità, che la approverà nell’ambito di un apposito procedimento.

Le misure di controllo dei prezzi prevedono:

  1. canoni dei servizi di accesso wholesale, per il 2014, pari ai valori del 2013.
  2. definizione coerente dei costi, secondo criteri di efficienza, di tutti i servizi di accesso alla rete in rame e fibra ottica dal 2015 al 2017 (i canoni mensili dei servizi principali sono riportati nella tabella sottostante);

III. sostanziale stabilità del canone di unbundling e dei prezzi di accesso alle infrastrutture in fibra;

  1. ulteriore efficientamento dei costi dei servizi di accesso virtuale (prodotti cosiddetti attivi): bitstream, VULA;
  2. valutazione al costo del canone del sub-loop.

Tale pacchetto di misure fornirà:

– un maggiore incentivo alla infrastrutturazione in fibra ottica, favorendo il passaggio dai servizi in rame ai servizi in fibra;

– certezza delle regole nell’arco temporale dell’analisi di mercato;

– miglioramento della qualità dei servizi all’ingrosso con effetti positivi sulla concorrenza e, indirettamente, sui consumatori;

– maggiori garanzie di non discriminazione per gli operatori alternativi, mediante il rafforzamento del modello di equivalence of output;

– spazi per ulteriori riduzioni dei prezzi al dettaglio.

Il testo adottato dall’Autorità sarà notificato alla Commissione Europea, che avrà 30 giorni per valutare la proposta: l’approvazione definitiva è prevista entro l’autunno.

Con questo provvedimento, AGCOM mira a dare impulso ulteriore al circolo virtuoso di concorrenza e investimenti che ha caratterizzato il mercato dal 2013 e ha permesso all’Italia di raddoppiare la copertura delle reti NGA in due anni (oggi al 35% circa). In questo modo, l’Italia

potrà allinearsi agli altri paesi europei e raggiungere l’obiettivo dei 30 Mbit/s al 100% della popolazione nel 2020, previsto dall’Agenda Digitale Europea.

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