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Agcom: “Attivazioni FTTH + 54,8% in 1 anno. TIM perde 2,2% in rete fissa”

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A marzo, nel primo mese di lockdown, sono state attivate 2,1 milione di linee FTTH (Fiber to the home), che aumentano del 54,8% rispetto a marzo 2020. Il dato si legge nell’Osservatorio sulle Comunicazioni diffuso oggi da Agcom. Sugli accessi diretti complessivi sulla rete fissa emerge la perdita del 2,2% di TIM della quota di mercato. 

Rame, FTTC, FTTH e FWA. La classifica:

Rame, FTTC, FTTH e FWA, ecco la “classifica” in base alla percentuale di penetrazione e dei clienti (circa 20 milioni) della rete fissa in Italia.

  1. La tecnologia più diffusa è l’FTTC (Fibra su rete mista rame) per il 48,2%: su 100 clienti, 48,2 accedono ad Internet con questa linea fissa.
  2. Il rame è al 33,1%, con una flessione di 9,93 milioni di linee rispetto a marzo 2017.
  3. L’FTTH è diffuso al 10,6%. Su 100 clienti, 10,6 si connettono alla rete con questa connessione ultrabroadband. Circa il 70% delle linee FTTH del mercato sono in capo a Open Fiber.
  4. Infine, al quarto posto ci sono le connessioni FWA (Fibra su rete mista radio) distribuite sul territorio nazionale all’8,1%. L’incremento è del 16,9% di clienti nell’anno di riferimento (marzo 2020-marzo 2021). 

Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband vede Tim quale maggiore operatore con il 42,2%, seguito da Vodafone con il 16,4%, Fastweb con il 15,1% e Wind Tre con il 13,9%.

44 milioni di italiani sul web, Facebook -2,5 milioni di utenti. 18 milioni usano Pinterest

Analizzando i dati di utilizzo di Internet, nel mese di marzo 2021, 44 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale di 66 ore di navigazione mensile a persona. Passando all’esame dell’audience dei principali social network, Facebook è sempre al primo posto, con 35,9 milioni di utenti unici, ma in 1 anno ha perso 2,5 milioni di iscritti. Performance in controtendenza si riscontrano esclusivamente per Pinterest (+3,1 milioni di utenti per un totale di 18 milioni) e Tik Tok (+3,4 milioni di utenti per un complessivo 9 milioni di iscritti).

Rete mobile

Nel segmento della rete mobile, a fine marzo 2021 le sim complessive superano i 104 milioni con una crescita di 1,2 milioni di unità su base annua: nello specifico, le sim M2M sono cresciute di oltre 2 milioni, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono corrispondentemente ridotte di 800 mila unità. Tim risulta market leader (29,0%), seguita da Vodafone (28,7%) e Wind Tre (25,3%), mentre Iliad si attesta al 7,2%. Considerando il solo segmento delle sim “human”, ovvero escludendo le M2M, Iliad raggiunge il 9,7% con una crescita di 2,3 punti percentuali su base annua, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di due punti percentuali, rimane il principale operatore con il 27,3% seguito da Tim con il 26,3% e Vodafone con il 23,6%. Prosegue a ritmi sostenuti la crescita dell’utilizzo della banda larga mobile da parte degli utenti: il consumo medio unitario mensile di dati nel primo trimestre dell’anno è stimabile in circa 11,6 GB/mese, in crescita di oltre il 40% su base annua, mentre nel primo trimestre del 2021 oltre il 72% delle linee human ha effettuato traffico dati.

TgR serale il 3^ Tg più visto

Nel settore televisivo, con un incremento della propria quota rispetto a marzo 2020 (+1,4 punti percentuali), la Rai conferma la propria leadership in termini di ascolti (4,3 milioni di telespettatori nel giorno medio) e raggiunge uno share del 37,5%. Al secondo posto Mediaset, con 3,7 milioni di telespettatori nel giorno medio registra una diminuzione della propria quota (-0,3 punti percentuali) che si attesta al 31,8%. Nello stesso periodo, si osservano performance negative per Comcast/Sky (-0,6 punti percentuali) e La7 del Gruppo Cairo Communication (-0,6 punti percentuali), mentre stabile risulta quella di Discovery. In controtendenza con +2 punti percentuali gli ascolti ottenuti dagli altri operatori che complessivamente raggiungono il 14,2 punti percentuali. L’analisi dell’evoluzione degli ascolti delle edizioni serali dei principali programmi di informazione (i telegiornali) nel giorno medio, evidenzia il Tg1 e il Tg5 fra i più seguiti (complessivamente con circa 11,3 milioni di ascoltatori). Al terzo posto si colloca l’edizione serale della testata a carattere locale di Rai 3 (TgR) con uno share, pari al 15,3%.

Editoria, profondo rosso. Ma +7% di copie digitali da marzo 2020

Nel settore dell’editoria, si conferma l’andamento negativo già rappresentato nei precedenti Osservatori: nel mese di marzo 2021, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali complessive) è pari a circa 50 milioni di copie, in flessione del 9% su base annua. Con riferimento all’intero periodo considerato (marzo 2017 – marzo 2021), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute dai principali editori passano da 50 a 29 milioni di unità con una contrazione del 42%. Contestualmente, le copie digitali risultano in netta diminuzione se consideriamo l’intero periodo, marzo 2021 – marzo 2017 (-8 punti percentuali) ma in aumento se si considerano i valori di marzo 2020 (+7 punti percentuali). 

Settore postale, +50% di consegna pacchi in Italia nell’ultimo anno

Nel primo trimestre dell’anno i ricavi complessivi registrati nel settore postale sono cresciuti in media, rispetto al corrispondente periodo del 2020, del 25,5%. Tale risultato deriva da due tendenze di segno opposto ormai in atto da tempo: la flessione dei servizi di corrispondenza (-7,9% su base annua) e la crescita di quelli relativi alla consegna dei pacchi (+41,9% su base annua, con quelli nazionali che evidenziano una crescita non lontana dal 50%). Le corrispondenti dinamiche dal lato dei volumi vedono una flessione del 6% per i servizi di corrispondenza ed una crescita di oltre il 60% nel numero di pacchi movimentati, dato che sale al +62,9% con riferimento alle sole consegne domestiche, a testimonianza di come il ricorso agli acquisti online stia progressivamente caratterizzando in misura strutturale le modalità di acquisto degli italiani. Il quadro concorrenziale del settore postale, nel suo complesso, vede il Gruppo Poste Italiane principale operatore con il 36,1% (ma in flessione di 5,7 punti percentuali su base annua), seguito da BRT (13,6%), e da Amazon che, con una crescita di 4,3 punti percentuali rispetto a marzo 2020, sale al 12,4%. Su base annua, i ricavi unitari medi dei servizi di corrispondenza mostrano una flessione del 7,7% mentre quelli relativi ai servizi di consegna dei pacchi nazionali ed internazionali si riducono rispettivamente del 6,2% e del 12,1%.

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