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Advertising, mercato italiano in calo del 5% nel primo bimestre 2015

Il mercato degli investimenti pubblicitari nel primo bimestre dell’anno chiude con un calo del -5,2% rispetto allo stesso periodo del 2014, pari a circa 48,9 milioni in meno.

Dopo un gennaio negativo oltre le aspettative – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Managing Director di Nielsen – il mese di febbraio mostra un miglioramento del trend che ci fa essere più ottimisti in vista di Expo”.

Relativamente ai singoli mezzi, la TV chiude con un calo del -4,9%, con i tipici andamenti differenti al suo interno. Quotidiani e periodici confermano il decremento del mese scorso, perdendo rispettivamente l’8,9% e il 6,2% per il periodo cumulato gennaio – febbraio.

Gli investimenti sul mezzo radio registrano un sensibile incremento a febbraio, portando il bimestre a +5,2% e confermando l’andamento migliore rispetto al totale del mercato. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, recupera investimenti, portando la variazione a -5,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. Sulla base delle stime desk di Nielsen sul digitale in generale, aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata, la raccolta pubblicitaria sull’online si attesterebbe intorno al 7%, portando il totale mercato a -2%.

Ancora con un trend negativo il cinema (-6,2%) e il direct mail (-13,9%). L’outdoor e il transit sono i mezzi in controtendenza, in crescita rispettivamente dell’ 8,1% e del 14,1%.

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 8 in crescita, con un apporto di circa 19 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel periodo cumulato gennaio – febbraio: alla crescita dei media/editoria (+7%, circa 3,5 milioni), si contrappongono il calo dell’automotive (-10,2%, circa 12 milioni) e della distribuzione (-9%, pari a 4 milioni). Le telecomunicazioni, con circa 7,8 milioni in meno di investimenti rispetto allo stesso periodo del 2014, registrano una performance negativa del -14.6%, ridimensionando le performance negative precedenti (a gennaio era -29,6%). I maggiori apporti alla crescita arrivano da bevande (+19,5%), giochi (+18), servizi professionali (+12,4%) e cura persona (+10,8), che complessivamente incrementano il budget di 11,3 milioni.

Il mese di marzo – continua Dal Sasso – confermerà il trend positivo di avvicinamento a quota zero, anche se solo le analisi sul secondo trimestre potranno darci un’idea più chiara dell’andamento del 2015. Diversi indicatori macroeconomici ci mostrano l’Italia in uscita dal periodo di crisi a condizione che siano messe in atto le riforme annunciate dal Governo. Ci aspettiamo un’accelerata in tal senso, che possa dare fiato anche al mercato della pubblicità”.

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