il caso

Activision Blizzard citata in giudizio per discriminazioni di genere

di Costanza Matteuzzi, avvocato |

Le accuse sono molto gravi e riguardano numerosi casi di sexual harassment e di discriminazioni di genere sul posto di lavoro a danno delle lavoratrici donne.

Il California Department of Fair Employment and Housing cita in giudizio la Activision Blizzard.

Le accuse sono molto gravi e riguardano numerosi casi di sexual harassment e di discriminazioni di genere sul posto di lavoro a danno delle lavoratrici donne.

Nell’atto depositato (Cal. Super. Ct., n. 21Stcv26571, 20/07/21 ) vengono descritti fatti che descrivono la Blizzard Activision come un ” terreno fertile per molestie e discriminazioni contro le donne”. L’atmosfera di -frat boy- ha reso le donne dei bersagli vulnerabili osteggiandone le carriere, la possibilità di avere figli, ma soprattutto l’esercizio della loro dignità e libertà personale. 

Si legge ancora nell’atto depositato dal FEHD, che  una dipendente è morta suicida durante un viaggio di lavoro. La donna sembrava avere una   relazione sessuale con il suo supervisore maschio. Prima della sua morte, i colleghi maschi avrebbero condiviso foto esplicite della donna, così viene riportato.

Eppure era stato chiesto alla Blizzard di adottare una politica simile alla Rooney Rule e la risposta era stata “un’invadenza impraticabile sulla capacità della Società di gestire la propria attività”.

In questo momento non c’è ancora una decisione adottata dalla Corte di Los Angeles e dunque si attendono gli sviluppi.

Senza dubbio la strada da percorrere da parte di queste aziende è ancora molto lunga.