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Access City Award 2015, il premio Ue per la città a misura di disabili e anziani

È il premio europeo dedicato al miglioramento del livello di accessibilità di disabili e anziani non autosufficienti ai servizi e alle infrastrutture di mobilità in città. La percentuale di over 60 in Europa sta crescendo in maniera esponenziale e per questo la Commissione europea, anche a seguito dell’adesione al trattato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ha predisposto una serie di interventi per favorire l’abbattimento di ogni forma di barriera architettonica e culturale che impedisca la libera circolazione ed espressione delle persone in ambiente cittadino.

Entro il 2025, oltre il 20% degli europei avrà 65 anni o più e aumenterà rapidamente il numero degli ultraottantenni. Per questi motivi, due dei punti centrali della piattaforma europea Smart Cities & Smart Communities sono proprio: accessibilità e inclusione sociale.

Mantenere un elevato livello di qualità della vita in città, per persone anziane non più autosufficienti e per i disabili, è un obiettivo di massima per la Commissione Ue (European Disability Strategy 2010-2020). Bruxelles domani assegnerà l’Access City Award per il 2015 alla città europea che più di altre ha saputo investire in determinati fattori di crescita e innovazione urbana, sociale e culturale: accessibilità, partecipazione/inclusione, uguaglianza, occupazione, istruzione e formazione, protezione sociale, salute.

Le sette città finaliste che si contenderanno il titolo sono: Arona (Spagna), Boras (Svezia), Budapest (Ungheria), Helsinki (Finlandia), Logrono (Spagna), Ljubljana (Slovenia), Lussemburgo. Il premio è riservato a tutte quelle città europee con meno di 50 mila abitanti che ogni anno presentano progetti e soluzioni dedicati ai portatori di handicap e quelle fasce di popolazione anziana più vulnerabili a livello di mobilità e accesso ai servizi.

L’Access City Award 2014 è andato lo scorso anno a Goteborg (nel 2010 alla città spagnola di Avila, nel 2011 a Salisburgo, nel 2012 a Berlino).

La disabilità, da leggera a grave, riguarda una persona su sei nell’Unione europea, ovvero circa 80 milioni di persone che spesso non hanno la possibilità di partecipare pienamente alla vita sociale ed economica a causa di barriere comportamentali ed ambientali.

Il tasso di povertà relativo alle persone con disabilità è superiore del 70% alla media, in parte a causa dell’accesso limitato all’occupazione. Oltre un terzo delle persone con più di 75 anni soffre di una disabilità parziale e oltre il 20% di una disabilità grave. Queste cifre sono inoltre destinate ad aumentare con l’invecchiamento demografico dell’Ue.

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