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Accenture: 5G e intelligenza artificiale per l’industria dei media ‘audience – driven’

I media tradizionali, per come li abbiamo conosciuti tutti noi nel tempo, dovranno cambiare pelle nel mondo digitale, perché dovranno progettare, testare e distribuire nuovi contenuti e servizi, sempre più personalizzati e centrati sull’utenza finale.
La sfida non è investire sul prodotto e trovare sempre nuove funzionalità aggiuntive, ma come ridefinire il servizio e l’esperienza dell’utente per massimizzare i profitti e conquistare nuovi mercati.

Non personalizzare le esperienze secondo le esigenze dei consumatori è un’opportunità mancata per fidelizzare il consumatore e accrescere l’NPS (che valuta la fedeltà del cliente). Inoltre, una scelta del genere – si legge nella nota che accompagna lo studio presentato venerdì scorso da Accenture e Ovum, in occasione del Festival della TV e dei nuovi media di Doglianicausa un rallentamento della crescita dei ricavi medi per unità e porta i media a fare affidamento solo su un basso prezzo o su un’offerta in bundle per mantenere i ricavi. I media stanno guardando più ai KPI di breve termine che al valore del cliente lungo tutto il suo ciclo di vita (CLV). Il risultato? Poche entrate e un elevato tasso di abbandono”.

I player che stanno avendo successo nella Industry dei media sono quelli in grado di creare relazioni forti con i propri consumatori, capitalizzando su ciascuna di queste relazioni con offerte di prodotti personalizzati, che tengono conto dei feedback dei consumatori. I clienti più soddisfatti e coinvolti contribuiranno poi, a loro volta, a creare engagement verso altre persone. Ottimizzare l’engagement dei clienti in ogni punto di contatto del customer journey può accrescere le entrate fino al 5% e ridurre i costi operativi del 30%”, ha commentato Vittorio Micheli, Media Industry Lead di Accenture.

Siamo di fronte ad un cambio di paradigma rispetto al passato: non si tratta più di produrre e poi di promuovere, ma è necessario prima capire cosa si vuole proporre in base ai dati dei consumatori e, solo in seguito, decidere cosa produrre e distribuire, in un approccio audience – driven”, ha precisato Micheli.
In particolare, l’Intelligenza Artificiale (IA) potrebbe contribuire a massimizzare il valore per ciascun consumatore identificando i prodotti e le offerte rilevanti per i clienti attuali e futuri, incrementando allo stesso tempo i livelli di engagement grazie agli algoritmi di advertising personalizzato e aumentando la produttività del marketing.
L’Intelligenza Artificiale può rappresentare un fattore chiave in grado di offrire nuovi e più efficaci insight sul business e una visione complessiva capace di guidare al meglio le strategie, ottimizzando tutte le leve di crescita. Una migliore capacità di analisi dei consumatori – delle loro esigenze, dei loro gusti, dei dispositivi e degli orari preferiti per fruire dei video – permette, infatti, di proporre un’offerta multicanale altamente personalizzata, non solo dal punto di vista dei contenuti, ma anche per quanto riguarda le possibilità di fruizione: pensiamo, ad esempio, ai cataloghi personalizzati, alle modalità di ricerca e alle funzionalità di visione”, ha spiegato il Media Industry Lead di Accenture.

Altro passo fondamentale della trasformazione digitale definitiva dell’industria dei media e quindi della televisione è l’arrivo del 5G.
Una trasformazione che sarà accelerata infatti proprio dall’avvento delle reti di nuova generazione: “La nuova piattaforma di rete mobile, infatti, impatterà praticamente tutti i settori economici ma, in modo particolare, sul settore dei media e dell’intrattenimento, e a fare la differenza sarà la bassa latenza garantita dal 5G, che permetterà download rapidissimi e, soprattutto, un’eccellente qualità nel livestreaming, di consumo su piattaforme d’intrattenimento online (come Netflix) nonché lo sviluppo di economie legate agli ecosistemi”, si legge nel documento di Accenture e Ovum.
Con l’arrivo dei servizi wireless della rete 5G, inoltre, sarà possibile connettere diversi dispositivi mobili (dagli smartwatch agli elettrodomestici intelligenti, fino alle connected cars) che permetteranno di fruire di contenuti TV & Media di qualità elevata: “Il 5G, quindi, rappresenterà un fattore in grado di abilitare nuovi business e dare un grande vantaggio competitivo a quelle aziende che saranno capaci di cavalcarlo: per tutte le altre, invece, il rischio sarà di rimanere escluse dall’arena competitiva”.

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