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Accensione riscaldamenti: le date in ogni regione

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Come ogni anno, chi vive in un condominio dotato di un sistema di riscaldamento centralizzato deve controllare il calendario per conoscere la data in cui è possibile accendere i termosifoni. Ecco le date per ogni regione.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Come ogni anno, chi vive in un condominio dotato di un sistema di riscaldamento centralizzato deve controllare il calendario per conoscere la data in cui è possibile accendere i termosifoni. A regolare le date di accensione e spegnimento, oltre al numero di ore giornaliere in cui può rimanere in funzione l’impianto, è il DPR 412/93.

Bisogna ricordare che la data di accensione non è unica per tutta l’Italia, ma varia a seconda della zona climatica a cui appartiene il proprio Comune. Per prepararsi ad affrontare i mesi invernali, oltre a consultare il calendario delle accensioni, può essere utile verificare quali sono le migliori offerte gas sul mercato libero, così da riuscire a risparmiare sulla bolletta.

Quando si possono accendere i riscaldamenti

Le date di accensione dei riscaldamenti e le ore di accensione quotidiane non variano a livello regionale, ma a livello comunale. Per stabilire quando è possibile accendere i riscaldamenti si utilizza la distinzione in fasce climatiche:

  • I Comuni in fascia F non hanno limiti né per le date di accensione né per le ore di accensione quotidiana. Rientrano in questa fascia climatica diverse province e Comuni della zona alpina, come Trento, Belluno e Cuneo;
  • I Comuni in fascia E possono accendere i riscaldamenti a partire dal 22 ottobre e fino al 7 aprile. Le ore di accensione quotidiana possono arrivare fino a 13. Rientrano in questa fascia varie città del centro-nord e alcune delle città più fredde del centro-sud, come Milano, Torino, Bologna, L’Aquila e Campobasso;
  • I Comuni in fascia D possono accendere il riscaldamento al massimo per 11 ore al giorno nel periodo compreso tra l’8 novembre e il 7 aprile. Rientra in questa fascia gran parte del centro Italia, con alcune eccezioni come Genova, Caltanissetta e Vibo Valentia;
  • I Comuni in fascia C possono iniziare ad accendere i riscaldamenti a partire dal 22 novembre e fino al 23 marzo. In questa fascia le ore di accensione quotidiana scendono a 9. La maggior parte dei Comuni che appartiene a questa zona climatica è al sud, tra Campania e Puglia, con l’aggiunta di qualche città del basso Lazio e della Sardegna;
  • I Comuni che appartengono alla zona climatica B possono accendere i riscaldamenti nel periodo che va dall’8 dicembre al 23 marzo, con un limite giornaliero di accensione di 7 ore. Questa fascia interessa in particolare vari Comuni della Calabria e della Sicilia;
  • Infine, i Comuni in zona climatica A possono accendere il riscaldamento per un massimo di 5 ore al giorno nel periodo compreso tra l’8 dicembre e il 7 marzo. I Comuni in fascia A sono quelli di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.  

Il calendario delle accensioni è indicativo e può essere modificato da ordinanze comunali, che possono derogare alle date contenute nel DPR nel caso in cui si registrino condizioni meteo particolari. Anche l’assemblea condominiale, con un voto a maggioranza, può stabilire delle regole personalizzate, sempre entro i limiti della normativa nazionale.

Accensione riscaldamenti: come si individuano le zone climatiche

Il territorio italiano è stato suddiviso in 6 zone climatiche, sulla base delle temperature medie registrate nei Comuni. In particolare, il valore preso come riferimento sono i gradi giorno. Per calcolare questo valore si prende in considerazione il periodo convenzionale di riscaldamento e si calcola, per ogni giorno del periodo, la differenza di temperatura registrata rispetto a un valore medio convenzionale, attualmente fissato a 20 gradi centigradi.

I Comuni che hanno meno di 600 gradi giorno sono classificati in zona A, la più calda e con periodi di accensione e spegnimento e una durata dell’accensione giornaliera più restrittivi rispetto a tutte le altre zone climatiche. I Comuni che rientrano in fascia B hanno un livello di gradi giorno compreso tra 601 e 900. Rientrano in fascia C i Comuni che hanno una quantità di gradi giorno compresa tra 901 e 1.400.

Per rientrare in fascia D è necessario avere tra 1.400 e i 2.100 gradi giorno. La fascia E presenta valori compresi tra 2.101 e 3.000 gradi giorno. La fascia F, la più bassa, è associata ai Comuni che registrano le temperature medie più basse, tanto da superare i 3.001 gradi giorno.