PIEMONTE

Abbadia Borgo del Sole – Marsaglia (Cuneo)

a cura di Carlo Raspollini |

L’ebrezza della prima neve mi ha colto appena arrivato. Cade leggera, minuta, portata dalla brezza del mattino ma non “attacca”, per fortuna, non ho con me le catene. Mentre cade e s’imbiancano le piante disomogenee dell’Alta Langa, nel piazzale del Borgo appaiono quattro lama delle Ande, anzi cinque, uno è piccolo e lo porta Matteo, il figlio dei proprietari. Placidi, a loro agio sotto quelle punture di freddo, sembrano chiedersi: ‘Non ci credevi che stavamo qua?’. Nel mondo langarolo si trovano cose incredibili. Non molto distante dai lama del Borgo del Sole, infatti, a Cravanzana, ho scoperto Thomas Froese, un ex fotografo di Amburgo che oggi coltiva bamboo, dai quali estrae i germogli in primavera per farne foglie da tisane e una signora che raccoglie erbe aromatiche per farne spezie profumate che chiude in barattoli.

Questo è davvero un mondo a parte, di gente laboriosa e perbene che amano la natura e le gioie della vita. Non sto a dirvi dove siamo, chi non conosce le Langhe si vergogni di far parte della nostra comunità. Ho preso l’autostrada per Savona da Torino e sono uscito a Niella Tanaro, per poi dirigermi a Marsaglia per 8 km. Le indicazioni dell’agriturismo mi hanno aiutato nei 2 km successivi fino a Località Abbà. In tutto meno di 40’ proprio a esagerare.

Le sette case del borgo risalgono al 1600. Tutto è ordinato e ben tenuto. Intorno colline coperte da vigneti, boschi, prati. Siamo al confine massimo per la vigna.

Dentro l’enorme e caldo stanzone trovo Nadia Cornolti, con suo marito, ognuno occupato in qualcosa da fare. Lei raccoglie zucche che classifica e rivende quando non le utilizza nei suoi piatti casalinghi. Lui ripara, aggiusta, mantiene la struttura di 5 camere, tre doppie e due triple e l’azienda agricola con orto e 7000 mq di terreno dove vivono 20 capre, un montone e i lama di razza Saanen bianca.

Erano partiti con un’azienda di un ettaro e mezzo nel 2003 ed oggi è quasi triplicata. La vigna produce Dolcetto delle valli Monregalesi. Nell’orto e nel frutteto si raccolgono i prodotti per gli ospiti dell’agriturismo, di questa stagione sempre meno. A questo si aggiungano i conigli, una serra, due asine e una cavallina di Matteo. Mi viene da pensare a quanto sia fortunato questo ragazzo a vivere e crescere qui, tra questi animali, tra queste colline, con questi genitori cosi tranquilli e intelligenti.

Nei pressi c’è Murazzano, famosa per le sue tome e Dogliani, per i suoi vini.
Sul tavolo trovo esposte una torta di erbe selvatiche, una profumatissima marmellata di rose e una mostarda di porri della cui ricetta Nadia è gelosa. Poi peperoni al forno con bagna cauda, ravioli del plin con ripieno di ricotta e spinaci, tartufi, conigli al vino bianco, brasati al dolcetto, capretto alle erbe, semifreddi.
Tutto è rigidamente biologico e controllato.

Al solito si possono fare escursioni, trekking e passeggiate. Io mi metto in moto con la mia telecamerina a cercare storie di persone uniche, come quella di Sara Vezzi, che produce barolo a Monforte d’Alba mentre aspetta il quarto figlio o Tonino Verro, che dopo 40 anni chiude La Contea di Neive lasciando tutti gli appassionati del buon cibo orfani di lauti pasti a base di trifole.

Agriturismo Abbadia Borgo del Sole
Fraz. S. Antonio – borgata Abbà, 12060 Marsaglia (CN)
0174/787136