Riordino ministeri

A Palazzo Chigi nasce Comitato per dare la scossa a transizione digitale nella PA. Nel team anche 35 esperti

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Al Comitato le attività di coordinamento e monitoraggio della strategia nazionale per la banda ultralarga, delle reti di comunicazione elettronica satellitari, terrestri mobili e fisse; il fascicolo sanitario elettronico e piattaforma dati sanitari; fino a diffusione IoT, IA e blockchain.

Per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale della Pubblica amministrazione, e quindi dell’Italia, non basta un ministro, Vittorio Colao, come non è stata sufficiente Paola Pisano.

Oggi il consiglio dei ministri, nel riorganizzare alcuni dicasteri, (nasce per esempio, il Ministero di Transizione Ecologica), ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD). Una sorta di cabina di regia per dare la scossa alla Pubblica amministrazione digitale.

Quali sono i compiti del Comitato interministeriale per la transizione digitale?

Il neonato CITD ha il compito di assicurare:

  • il coordinamento e il monitoraggio dell’attuazione delle iniziative di innovazione tecnologica e transizione digitale delle pubbliche amministrazioni competenti in via ordinaria. 

Sono in ogni caso ricomprese prioritariamente nelle materie di competenza del Comitato, le attività di coordinamento e monitoraggio dell’attuazione delle iniziative relative: 

  • Alla strategia nazionale italiana per la banda ultralarga, alle reti di comunicazione elettronica satellitari, terrestri mobili e fisse
  • Al fascicolo sanitario elettronico e alla piattaforma dati sanitari
  • Alle iniziative per lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie emergenti dell’intelligenza artificiale, dell’internet delle cose (IoT) e della blockchain.

Chi fa parte del CITD

Il Comitato è presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri ed è composto dai Ministri per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, per la pubblica amministrazione, per il sud e la coesione territoriale, dai Ministri dell’economia e delle finanze, della transizione ecologica, dello sviluppo economico, della cultura, delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e della Salute o, da un loro delegato. Ad esso partecipano altresì gli altri Ministri o loro delegati aventi competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e delle tematiche poste all’ordine del giorno.

Alle riunioni del CITD, quando si trattano materie che interessano le regioni e le province autonome, partecipano il presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome.

Nel team anche 35 esperti di trasformazione tecnologica e digitale

Il consiglio dei ministri ha previsto un team di 60 persone nel Comitato interministeriale per la transizione digitale presso la presidenza del Consiglio dei ministri, di cui 25 dalla Pubblica amministrazione e 35 esperti non appartenenti alla PA “in possesso di specifica ed elevata competenza nello studio, supporto, sviluppo e gestione di processi di trasformazione tecnologica e digitale”.

La spesa per la task force dei 60 è del limite massimo di 2,2 milioni di euro per quest’anno e di 3,2 milioni di euro dall’anno 2022.

In sintesi, il CITD svolge compiti di:

  • Esame delle linee strategiche, delle attività e dei progetti di innovazione tecnologica e transizione digitale di ciascuna amministrazione, anche per valorizzarli e metterli in connessione tra loro in modo da realizzare efficaci azioni sinergiche;
  • Esame delle modalità esecutive più idonee a realizzare i progetti da avviare o già avviati;
  • Monitoraggio delle azioni e dei progetti in corso volto a verificare lo stato dell’attuazione delle attività, individuare eventuali disfunzioni o criticità e, infine,
  • Elaborare possibili soluzioni e iniziative.