Smart city, cloud e droni per studiare le città dall’alto

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Accordo tra Telecom Italia e Politecnico di Torino per garantire ‘dall’alto’ città più vivibili e sicure, sorvegliare gli spazi verdi e monitorare i traffico urbano , grazie ai droni.

Italia


Droni e media

Già ampiamente utilizzati nelle recenti campagne militari in Medio Oriente, in campo industriale, in occasione di disastri ambientali e nell’antiterrorismo, i droni aeromobili possono ora trovare nuovo impiego nello studio, l’osservazione e il controllo del territorio urbano, grazie al supporto della tecnologia cloud computing.

 

Telecom Italia e il Politecnico di Torino hanno annunciato ieri la sperimentazione comune, per la prima volta in Italia, di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) – i cosiddetti “droni” – da utilizzare come strumenti di monitoraggio delle città intelligenti, soprattutto per la tutela e la sorveglianza del patrimonio ambientale e artistico, per la gestione della mobilità urbana e garantire la sicurezza dei cittadini.

 

Cloud Robotics, così si chiama la piattaforma frutto dell’accordo, avrà la funzione di gestire e organizzare il lavoro dei robot volanti di nuova generazione che potranno essere controllati da una centrale unica su un punto della rete 4G di TIM e provvederanno a offrire servizi di nuova concezione come ‘Fly4Smart city‘ per la tutela ambientale (parchi, ville, giardini, viali alberati), il monitoraggio di spazi urbani, parcheggi e strade.

 

La soluzione tecnologica, realizzata dal Joint Open Lab CRAB (Connected Robotics Applications laB) di Telecom Italia e dal Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino, troverà valida applicazione in tutti i contesti urbani dove i droni faranno  parte integrante degli oggetti connessi alla rete (internet of everything – IoE), rappresentando in questo modo uno tra i più significativi trend tecnologici emergenti, in grado di supportare lo svolgimento di particolari attività anche in condizioni di emergenza o di pericolo.

 

Il progetto è stato presentato e illustrato presso la sede del Politecnico torinese da Marcello Chiaberge, Prof. Aggregato Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni – DET (Politecnico di Torino), e Marco Gaspardone, Responsabile Joint Open Lab CRAB di Telecom Italia.

 

All’incontro, tra gli altri, hanno preso parte Marco Gilli, Rettore del Politecnico di Torino, Cesare Sironi, Direttore Innovation Telecom Italia, Riccardo Delise, Program Manager APR ENAC, Fulvia Quagliotti, Prof. Associato Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale – DIMEAS (Politecnico di Torino), Juan Carlos De Martin, Co-Fondatore e Co-Direttore Gruppo Nexa Dipartimento automatica e Informatica – DAUIN (Politecnico di Torino), Monica A. Senor, partner Studio Legale Catalano Penalisti Associati, Davide Scaramuzza, Professor of Robotics at the Artificial Intelligence Lab, Università di Zurigo.

 

(F.F.)