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Smart city, un progetto made in Italy da 25 miliardi per gli Emirati Arabi

Emirati Arabi


di Flavio Fabbri

 

Si chiamerà ‘Renaissance City‘, sarà costruita negli Emirati Arabi su un’area di 300 ettari e offrirà strutture pubbliche, residenziali, commerciali, sportive, per uffici, con tanto di scuole, cinema, teatri, parchi e giardini per 30 mila abitanti circa, al costo indicativo di 25 miliardi di dollari.

 

È il progetto smart city ideato dall’italiana Sirei (Stile Italiano Real Estate Industry), assieme ad un gruppo di partner internazionali e locali, il cui master plan è stato presentato ieri alla Camera di Commercio di Abu Dhabi, all’attenzione delle massime autorità governative emiratine.

 

Un’imponente area urbana che potrebbe sorgere, come ha spiegato il presidente Massimo Mazzi, tra Dubai e Abu Dhabi, grazie all’impiego delle più avanzate tecnologie nel settore della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica, della gestione delle risorse idriche e della mobilità alternativa.

 

Obiettivo principale, oltre all’ufficializzazione del progetto e alla sua realizzazione, è rendere ‘Renaissance City‘ parzialmente accessibile giù durante l’Expo 2020 di Dubai, quando gli occhi di tutto il mondo saranno puntati sugli Emirati e le loro straordinarie realizzazioni ingegneristiche ed architettoniche.

 

La città emiratina che ospiterà l’Esposizione universale del 2020, infatti, sembra voler offrire ai visitatori (se ne attendono decine di milioni da ogni parte del mondo) nuove e fantasmagoriche attrazioni, dopo quelle già conosciute del grattacielo più alto, della pista da sci indoor nel deserto, dell’isola artificiale più larga del mondo.

 

Lo sceicco Mohammed bin Rashid al-Maktoum ha infatti annunciato, tra gli altri, nuovi progetti smart city per la realizzazione di una città completamente chiusa all’esterno e climatizzata, con al suo interno edifici pubblici e privati che darebbero vita al ‘Mall of the world‘.

 

Uno spazio immenso che sorgerà su 4,5 milioni di metri quadrati, suddivisi tra un gigantesco centro commerciale, un parco a tema curato dai maghi degli effetti speciali cinematografici della Universal Pictures, teatri, spazi per l’intrattenimento, uffici amministrativi e ristoranti, la copia gigantesca del Taj Mahal, un centinaio di alberghi e hotel, uno dei quali costruito completamente sotto l’Oceano.

 

La Dubai Holding, che si occuperà della sua realizzazione, ha inoltre spiegato che l’intera città potrà ospitare almeno 180 milioni di visitatori l’anno e che sarà ricoperta e isolata dall’esterno (e il suo caldo insopportabile d’estate) con un’infrastruttura trasparente in vetro, che consente la vista del cielo e volendo la sua apertura durante i mesi invernali (con temperature sempre calde, ma gradevoli).

 

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