Smart city, in crescita la spesa ICT per trasporti ed energia fino al 2020

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Smart energy e smart mobility traineranno la spesa ICT almeno fino al 2020, secondo Frost & Sullivan, ma frammentarietà degli interventi e mancanza di una visione d’insieme condivisa rimangono ostacoli alla crescita.

Mondo


Smart City_ICT

di Flavio Fabbri

 

L’affermarsi delle città intelligenti in tutto il mondo dipende dal livello di spesa in tecnologie e servizi ICT, con particolare riferimento ai trasporti e l’energia. Nel Rapporto “The Role of ICT in Building Smart Cities – Infrastructure” di Frost & Sullivan, i settori dell’efficienza energetica, della smart energy, dei trasporti intelligenti (ITS) e della mobilità sostenibile, saranno fino al 2020 le leve principali per sviluppare i piani smart city.

 

Le città di tutto il mondo stanno implementando i programmi smart city a partire dai trasporti intelligenti e l’efficienza energetica – ha spiegato l’analist di F&S Ewa Tajerconcentrando qui la spesa in tecnologie e servizi ICT“.

 

Secondo l’analista, i fornitori di tecnologie dovrebbero guardare con maggiore interesse a quanto sta accadendo nelle città europee di grandi e medie dimensioni: “Nei prossimi anni, fino al 2020, sono stati annunciati piani per l’introduzione massiccia di piattaforme ITS – (Intelligent Transport Systems – e di smart grid per l’efficientamento energetico dell’intera rete di distribuzione urbana“.

 

In un Rapporto del 2013, F&S stimava il valore di mercato di queste aree di innovazione intorno ai 1500 miliardi di dollari per il 2020.

 

L’ICT giocherà il ruolo principale per l’innovazione tecnologica di infrastrutture e servizi, secondo il Rapporto anche per i comparti della gestione intelligente delle risorse idriche, dell’M2M, dell’internet delle cose, dello smart government.

 

L’uso di tali soluzioni sarà inoltre facilitato dalla disponibilità crescente di open & big data, di connettività a banda larga e di servizi cloud. La disponibilità diffusa di dati sarà fondamentale per trasformare le informazioni in servizi al cittadino e alle aziende e per lo sviluppo di una reale economica digitale.

 

Ostacoli da superare, evidenzia infine lo studio, sono invece la frammentarietà degli interventi, la mancanza di un quadro generale condiviso, la cooperazione insufficiente, la scarsa partecipazione dei cittadini, il cattivo utilizzo delle risorse disponibili.