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Dubai smart city: sei cittadini su dieci usano servizi di eGovernment

Emirati Arabi


di Flavio Fabbri

 

Gli Emirati Arabi Uniti puntano ad un governo del territorio e ad un’amministrazione pubblica ‘smart‘ and ‘mobile. Nei prossimi cinque anni la gran parte dei servizi al pubblico e alle aziende, di natura amministrativa, migreranno tutti sul web e sulla rete mobile.

 

In un recente studio delle Nazioni Unite, sull’adozione di strumenti e misure di egovernment nel mondo, gli Emirati sono passati dal 49° posto del 2010 al 28° del 2012. La conferma di tale crescita arriva anche dalla Dubai Electricity and Water Authority (DEWA), che ha annunciato solo smart service e smart apps per il futuro.

 

In linea con i progetti smart city del Governo di Dubai, la DEWA ha già iniziato tale migrazione e ad oggi, riporta una nota dell’Authority, il 62% dei servizi è già accessibili via smartphone e pc.

 

Al 2013, sono 3,3 milioni le transazioni effettuate su piattaforma digitale (relative a servizi dedicati alla fornitura di acqua e luce, per consumi domestici e industriali), con un forte aumento del numero di download (quasi 600 mila fino ad aprile 2014, +208% rispetto al lancio nel 2010) e dell’utilizzo delle applicazioni (adoption rate del 66%).

 

Dati significativi che incoraggiano e concretizzano la visione del Primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammad bin Rashid Al Maktoum, che a marzo 2014 ha annunciato uno straordinario piano di sviluppo in 100 punti per ‘Dubai Smart City’.

 

Particolare attenzione, ha annunciato il Governo emiratino, sarà riservata all’amministrazione pubblica e al rapporto con i cittadini e le aziende (nazionali ed estere), con lo sviluppo di una piattaforma di egovernment per 1000 servizi di nuova generazione, da rendere accessibili entro il 2017, e con il progetto della grande Dubai Expo 2020.

 

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