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Smart mobility, internet delle cose per la metro di Londra

Gran Bretagna


di Flavio Fabbri

 

È la rete di trasporti sotterranea più antica del mondo, con oltre 400 chilometri di linee urbane. Inaugurata nel 1863 dalla Transport for London (TfL), la metropolitana di Londra non ha mai smesso di crescere e di innovarsi, grazie a tecnologie all’avanguardia e servizi di nuova generazione.

 

A distanza di 150 anni, gestore e amministrazione cittadina continuano sulla strada dell’innovazione e della competitività puntando alle nuove soluzioni ICT e smart mobility disponibili sul mercato, tra cui big data e internet delle cose.

 

La mobilità urbana è uno dei settori chiave per la funzionalità delle aree urbane e la nascita di una smart city. Una città come Londra, con un’area metropolitana abitata da più di 12 milioni di persone, si deve necessariamente dotare di mezzi e servizi di trasporto efficienti e di massima qualità.

 

Nei giorni scorsi la TfL ha annunciato l’utilizzo di tecnologie IoT (Internet of Things) e sensoristica digitale (fornita da CGI) per abilitare i sistemi centrali nella gestione, il monitoraggio e l’automazione delle attività elettroniche ed elettrotecniche della rete metropolitana.

 

Sensori di rete, device connessi in wi-fi, super connettività, telecontrollo (CCTV), scale mobili, ascensori, biglietterie automatiche, display per l’informazione aggiornata al pubblico, impianti di condizionamento dell’aria, sistemi di sicurezza (in caso di incendio, blackout, attacchi terroristici), rete di comunicazione pubblica digitale e via radio, tutti questi elementi critici e molti altri saranno integrati in un’unica piattaforma cloud based (su tecnologia Azure di Microsoft) gestita all’interno della metropolitana dall’azienda di telecomunicazioni Telent.

 

La nuova piattaforma IoT consentirà una riduzione dei costi del 30% e migliorerà la qualità dei servizi percepita dai clienti.

 

Un enorme flusso di dati sarà monitorato quotidianamente ed in tempo reale da una centrale operativa, attiva 24 ore su 24, in grado di elaborare e archiviare in modalità big data, per gestire le normali attività di controllo e per mantenere sempre alta la soglia di sicurezza in tutta la rete dei trasporti.

 

Una scala mobile che si sta per rompere, un sistema di aerazione che funziona male, luci che non si accendono in galleria, tutto può essere monitorato da remoto e segnalato ai tecnici per gli interventi di routine. Una smart city non può fare a meno di un’infrastruttura di queste dimensioni, con la chiara necessità di istallare tecnologie di nuova generazione per il suo mantenimento e la sua funzionalità. 

 

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