Smart city: ‘A Milano progetti per 80 milioni di euro’. Intervista a Renato Galliano (Comune di Milano)

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Renato Galliano (Direttore Milano Smart City): ‘Progetti smart city da completare per la metà del 2016. Spazio all’innovazione tecnologica e la condivisione di best practice per la crescita, ma punto centrale è sempre l’inclusione sociale’.

Italia


Renato Galliano

a cura di Flavio Fabbri


Il modello di smart city immaginato dal Comune di Milano e la road map di attuazione dei progetti in cantiere nei prossimi due anni, con particolare attenzione alle iniziative legate all’Expo 2015. Ne abbiamo parlato con Renato Galliano, Direttore Settore Innovazione Economica, Università e Smart City del Comune di Milano.



Key4biz. Qual è il modello di smart city immaginato dal Comune di Milano e come si articola?

 

Renato Galliano. Si tratta di un modello ideato e sviluppato durante l’ultimo anno e che sostanzialmente è centrato sulla partecipazione dei principali stakeholders suddivisi per tipologia: dalle imprese alle università, dalle associazioni ai centri di ricerca. Le tematiche affrontate sono le sei classiche – economia, ambiente, mobilità, cittadini, vivibilità e governance – più la specificità dell’Expo, che sarà un’esperienza fondamentale per la città. La discussione è stata condotta su sette tavoli, attraverso workshop e appuntamenti straordinari, fino alla definizione delle linee guida condivise da tutti: ‘Milano città globale’ e quindi laboratorio nazionale ed europeo; mobilità urbana sostenibile, tra mobilità dolce, car&bike sharing, e trasporti integrati ed intermodali, con un nuovo portale dedicato in fase di lancio; l’efficienza energetica e la tutela ambientale, per l’abbassamento delle CO2 in città, sia in spazi pubblici, sia in spazi privati; ‘Milano laboratorio di inclusione sociale e diversity’ concetto riferibile al miglioramento della qualità della vita del cittadino, con la smart city immaginata dalla parte delle fasce di popolazione più deboli, anziani, bambini, giovani, disoccupati, disabili, migranti e qualsiasi altra categoria che si trovi impedita alla partecipazione per discriminanti sociali e culturali; ‘Milano come laboratorio del benessere urbano’, con interventi nella vita cittadina pubblica e privata per migliorare l’utilizzo degli spazi e del tempo cittadino, di chi lavora, studia, si sposta e si diverte, a cui si aggiungono le smart home e la domotica avanzata. L’obiettivo di un ente pubblico è facilitare l’assorbimento dell’innovazione tecnologica da parte degli utenti. Un sistema che migliora e diminuisce i consumi energetici necessità una filiera della conoscenza approfondita che va dall’istallatore al negoziante, dagli addetti alla manutenzione all’ utente finale. Una catena che è chiamata processo di  assorbimento dell’innovazione; ‘Milano laboratorio della semplificazione della Pubblica Amministrazione’; ‘Milano laboratorio della generazione d’impresa’. Smart city deve essere un processo che prevede degli interventi tesi a migliorare la capacità economica e imprenditoriale, che allarghi la platea dei beneficiari. Dagli interventi già avviati e previsti per la costituzione e il lancio di startup ai gruppi di intervento a favore della nascita e il sostegno delle startup, con incubatori, strumenti di networking, centri di servizio, acceleratori, business angels e venture capitalists.

 

 

Key4biz. Quale la portata economica dei progetti in campo e la roadmap per la loro attuazione?

 

Renato Galliano. L’impatto economico della piattaforma Milano Smart City è ancora parziale e comprende i progetti già avviati, quelli appena avviati e quelli ancora su carta che saranno avviati nei prossimi due anni. Attualmente, sono in fase di partenza 10 progetti che coinvolgono l’intera città: 5 finanziati dal Miur per 70 milioni di euro, 5 dal bando regionale POR per circa 11 milioni di euro. Nel complesso un’ottantina di milioni destinati a progetti in via di esecuzione. C’è da considerare però che alla base del progetto Milano Smart City c’è una vera e propria città digitale, in gran parte realizzata nei mesi passati. Avere oltre 500 hot spot in città, 7000 chilometri di fibra ottica posata, 200 datasets pubblicati nel portale open data del Comune, un sistema di open data & services online come E015, è la base su cui costruire la città intelligente. Lavori fatti negli ultimi anni e che vanno contabilizzati nel progetto per circa 40-50 milioni di euro. Ad essi vanno aggiunti ulteriori valutazioni economiche sui progetti previsti, denominati ‘flags’, per altri 10 milioni. Si raggiunge così una quota di risorse pari a 140 milioni di euro per la smart city milanese. Il 2015 è il primo step, con l’Expo, tutti i progetti MIUR e POR devono chiudersi entro il prossimo anno. L’altra data di scadenza è la metà del 2016, quando sono previste le nuove elezioni amministrative.

 


Key4biz. Che reciprocità si svilupperanno tra la smart city e l’Expo 2015?

 

Renato Galliano. Smart city e Expo sono due realtà già correlate ed integrate. Un turista arriva all’aeroporto e va subito sul sito dell’evento. Si muoverà in città, qui dormirà, utilizzerà servizi e sfrutterà le opportunità d’intrattenimento. La sinergia è forte, non solo all’interno di Milano, ma anche con il resto della regione e d’Italia. Ad esempio, c’è una task force per la mobilità e l’accoglienza di tutti gli operatori e i viaggiatori che vede il coinvolgimento di ministero, regione, comune, Expo spa e dell’intera provincia. Ad essa si aggiunge una centrale operativa, chiamata MOC. Già così è chiara l’integrazione tra la manifestazione e la città. Se il sistema di pagamento NFC è quello previsto per entrare nell’area Expo, nulla toglie che l’uso di tale tecnologia mobile si estenderà progressivamente al resto della città. Tutto ciò che è Expo, dal punto di vista dei servizi, delle tecnologie e delle attività dell’accoglienza e della fruizione della città, avrà una vita che andrà ben oltre i mesi dell’Esposizione universale, ricadendo sul territorio in termini di opportunità si sviluppo e di crescita.

 

 

Key4biz. Che cosa è lo Smart City Lab?

 

Renato Galliano. Un’ulteriore scadenza, infine, è quella legata al progetto Smart City Lab. Abbiamo chiuso con il Ministero dello Sviluppo economico e Invitalia un accordo per la realizzazione di questa nuova struttura. Tre le funzioni: incubatore e acceleratore di startup del mondo smart city; show room per le best practice a beneficio delle imprese; luogo di concentrazione di tutta l’attività di partecipazione della città al processo di crescita e sviluppo in chiave ‘intelligente’. La nuova struttura, a basso impatto ambientale e architettonico, sorgerà nell’area comunale di 3000 mq in via Ripamonti e potrà contare su un finanziamento di 5milioni di euro da parte del ministero. Il Comune metterà a disposizione 500 mila euro per le dotazioni informatiche e attrezzature necessarie all’avvio dell’attività dell’incubatore.

 

 

Key4biz. Qual è il ruolo dell’Associazione Milano Smart City?

 

Renato Galliano. L’Associazione Milano Smart City nasce con l’intento di creare una nuova governance, che coordini i progetti, aperta a tutti gli attori quali imprese, università, centri di ricerca e associazioni impegnate nello sviluppo di progettualità. L’obiettivo primario è intercettare e sfruttare al meglio i finanziamenti europei. L’Associazione, nata da un’intesa tra Comune e Camera di Commercio, è presieduta dal Sindaco di Milano e non ha scopo di lucro. Qui si dovrebbero concentrare tutte le nuove idee e le iniziative più interessanti, lavorando attraverso il confronto attivo e propositivo, anche grazie la costituzione di un comitato scientifico che aiuterà a dare indirizzi importanti a PA e imprese.

 

 

Key4biz. Domani si inaugura la Smart City Week, quali gli appuntamenti in programma?

 

Renato Galliano. Dal 27 al 29 maggio c’è la Smart City Week, promossa da Comune di Milano e Camera di Commercio. Una manifestazione, per e con i cittadini, in cui approfondire e orientare lo sviluppo della città in termini di sostenibilità, innovazione tecnologica, risparmio energetico e opportunità economiche. Si inizierà martedì, con BootCamp E015, presso il Coworking Login, che avrà l’obiettivo di costruire, grazie all’ingegno di 30 ragazzi, un servizio Smart per la città, con la collaborazione di Samsung. La sala Colonne di Palazzo Giureconsulti ospiterà invece l’evento Big Data, per mostrare le potenzialità dell’aggregazione di dati complessi come opportunità per lo sviluppo dei servizi per la città, a partire da quelli destinati al turismo e alla mobilità. Mercoledì 28, grazie a #milanosmart, presso l’Expo GATE di Piazza Castello, 14 personalità racconteranno come i loro progetti hanno apportato innovazioni esemplari per la società che li circonda. Giovedì 29 la sala Esposizione di Palazzo Giureconsulti ospiterà il Tavolo Arte Cultura per Expo 2015 per coinvolgere il sistema economico-imprenditoriale nelle opportunità generate da Expo 2015. Milano Smart City week si inserisce nel più ampio progetto interregionale di collaborazione tra Milano, Torino e Genova per lo sviluppo di un modello di città intelligente e sostenibile.